Coronavirus: i comportamenti da seguire se sei costretto ad andare a lavoro

La preoccupazione per la pandemia del Coronavirus è comune a tutti gli italiani, ancor di già a chi è costretto ad andare a lavoro: ecco i comportamenti da seguire

Coronavirus: i comportamenti da seguire se sei costretto ad andare a lavoro
Covid-19, Fonte foto: Pixabay

La pandemia del Coronavirus attanaglia l’Italia, con i cittadini che si stanno attenendo alle disposizioni decise dal Governo per contrastare il rischio dei contagi: intanto la preoccupazione monta nel Paese, soprattutto nella mente e nei cuori di chi è costretto ad andare a lavoro.

Mentre infatti si susseguono gli appelli dei VIP sia a restare a casa per evitare una crescita maggiore dei contagiati, che, in altri casi, a donare ai reparti di terapia intensiva del Policlinico di Milano, i timori per chi è costretto necessariamente ad uscire fuori casa sono più che giustificati.

Andrea Gori, il direttore Malattie Infettive del Policlinico di Milano, in diretta a Pinocchio su Radio Deejay, spiega con dovizia dei dettagli e chiarezza cosa fare in questi casi e quali comportamenti seguire.

I supermercati e altre strutture necessarie per la vita quotidiana dei cittadini e del Paese devono restare aperti, e quindi i dipendenti sono tenuti ad andare a lavoro. Alcuni di loro devono avere necessariamente rapporti con altri.

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ANDREA GORI A ‘PINOCCIO’, RADIO DEEJAY, SUL CORONAVIRUS E I COMPORTAMENTI DA TENERE A LAVORO

Coronavirus: i comportamenti da seguire se sei costretto ad andare a lavoro
Covid-19, Fonte foto: Pixabay

Andrea Gori, il direttore Malattie Infettive del Policlinico di Milano, rassicura a Pinocchio, su Radio Deejay, i cittadini che in tempo di Coronavirus sono costretti ad andare a lavoro.

Se le misure di prevenzione e di controllo dell’infezione vengono applicate rigorosamente, spiega, il contagio è difficile.

“Le misure sono sempre quelle, però devono essere rigorose ovviamente. Per le persone che accedono a questi spazi, è importante che anche loro rispettino le misure.”

“Io penso – continua – sia giusto che i clienti abbiano la mascherina o che si mantengano ad una distanza di un metro e mezzo – due metri, in modo tale da non rischiare di essere contagiati. È bene che i datori di lavoro, secondo me, distribuiscano all’interno di questi spazi dei dispenser con soluzione alcolica per lavarsi le mani.”

Le mani vanno lavate molto frequentemente, a maggior ragione se si toccano oggetti, merci o tavoli, sottolinea.

Per quanto riguarda le mascherine su cui tanti si interrogano se vanno o meno indossate e quando, e che sono introvabili, Andrea Gori spiega: “Aspettiamo che arrivino, dovrebbero arrivare”.

Poi continua: “Possiamo mantenere delle distanze di sicurezza, non stare tutti vicini, evitare anche l’ambiente di lavoro, di fare riunioni.”

In assenza di mascherine, spiega Gori, la cosa migliore è stare ad una distanza di sicurezza e areare gli spazi. Carta fa forno e sciarpe hanno poca valenza.

È possibile ascoltare l’intera intervista QUI.

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