Sinisa Mihajlovic, dalla leucemia al Covid-19: come sta ora

Prima la leucemia, poi il Coronavirus, hanno tentato di piegare Sinisa Mihajlovic, ma il tecnico è stato più forte di tutto.

Sinisa Mihajlovic, dalla leucemia al Covid-19: come sta ora
Sinisa Mihajlovic (Fonte foto: Getty Images)

Siamo spesso portati a pensare che nella vita di un calciatore, come in quella di un cantante o un attore non manchi nulla. Lo avremmo pensato anche di Sinisa Mihajlovic, ex difensore ed oggi allenatore, se non ne conoscessimo il recente passato.

Gli ultimi anni invece, Sinisa li ha passati tra la panchina e gli ospedali, a causa prima di una leucemia e poi del Covid-19, anche questo per fortuna, un brutto momento superato.

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Sinisa Mihajlovic, la paura della leucemia e la forza di lottare

Adesso finalmente, Sinisa può tornare a sbracciarsi in panchina senza tante paure, ad essere un marito premuroso ed un padre geloso, della bellissima e giovane Viktorija. A proposito, se non l’avete mai vista, date un occhio qui! Riuscì persino a commuoversi, il burbero ma simpatico Sinisa, quando in una delle sue prime sere in ospedale, il suo Bologna dopo una vittoria, si recò fuori la struttura per intonare cori in suo favore, con l’intento di farlo affacciare.

Ma la paura dell’ex difensore di Roma, Lazio ed Inter, è stata anche una grande paura per lui, che di questo, ha tentato di non parlar troppo. In una recente intervista per il Corriere dello Sport però, ha detto: “Solo oggi capisco la domanda. – (La lotta contro il cancro, è giusto definirla guerra?) – Ammalarsi non è una colpa, succede e basta. Cerchi di reagire e ognuno lo fa a modo suo. Parlavo così per farmi coraggio: avevo paura e cercavo di darmi forza nell’unico modo che conosco“.

Ma la paura era tornata, verso la fine dello scorso agosto, quando il campionato era terminato da poco. Proprio per lui, reso fragile dalla malattia, non ci voleva l’avvento del Coronavirus. Sinisa però quello, lo ha sconfitto senza grossi affanni, ma non dimenticò le inutili polemiche fatte sul suo conto. L’allenatore infatti, appena rimessosi in forze sbottò: “Ho battuto anche il Covid, ma quanta invidia e fango su di me. Assurdi moralismi e false polemiche. Ora sto benissimo ma il Covid è pericoloso”.

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