Morte Willy: i Bianchi percepivano il reddito di cittadinanza

Morte Willy: le indagini patrimoniali della Guardia di Finanza hanno portato alla luce che i Bianchi, Pincarelli e Belleggia percepivano il RDC pur non avendo le caratteristiche

Proseguono le indagini sulle vite dei quattro assassini di Willy Monteiro Duarte morto il 6 settembre 2020 a Colleferro in seguito ad una rissa. In baso a quanto emerso da ciò che pubblicano sui loro profili social, i fratelli Bianchi, Pincarelli e Belleggia si concedevano molti lussi, come vacanze in barca, auto costose e abiti griffati.

Insomma, ragazzi piuttosto benestanti agli occhi della gente, ma non per lo Stato. Stando alle indiscrezioni raccolte da “Il Tempo” i quattro percepivano il Reddito di Cittadinanza. Anche il padre degli ormai famigerati Bianchi anch’egli beneficiario del sussidio varato lo scorso anno.

Sono stati tutti denunciati alla Procura di Velletri e segnalati all’Inps di Colleferro. Quest’ultima avrà il compito di recuperare ciò che hanno percepito ingiustamente in questo lasso di tempo.

Morte Willy, Fratelli D’Italia annunciano interrogazione parlamentare sulla questione

Una questione che va comunque chiarita nelle sedi opportune. Per questo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida ha annunciato un’interrogazione parlamentare a riguardo.

Secondo Lollobrigida laddove questa indiscrezione venisse confermata sarebbe molto grave. Inoltre ha voluto rimarcare il perché certi particolari sono emersi solo dopo la brutale morte di Willy e non prima così come dovrebbe essere in questi casi.

Un polverone che sposta la questione anche sui criteri di assegnazione e sull’utilità di questo strumento. Nei piani del Governo dove servire a creare nuova occupazione.

“Con le tasse degli italiani si arriva addirittura a pagare gli assassini” – ha tuonato il politico di Fratelli d’Italia, il quale ha ribadito che il loro partito ha intenzione di far luce sull’accaduto. Sui social network queste persone continuavano ad ostentare e senza lavoro e con un beneficio statale si utile ma non così cospicuo (fino a 780 euro mensili) di certo non ci si possono permettere eccessi così numerosi. Insomma, l’ennesimo colpo di scena di una storia su cui i riflettori rimangono puntati più che mai.