Bellanova: “la sanatoria va bene” ma spuntano documenti falsi pagati a peso d’oro

Fratelli d’Italia scopre un business legato alla sanatoria voluta dal ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova. Documenti falsi pagati migliaia di euro.

Il sistema è semplice: cambiare la data sui documenti dei migranti affinché possano risultare entrati in Italia prima dell’8 marzo e dunque possano beneficiare della sanatoria voluta dalla ministra Bellanova.

In cambio ovviamente, di un bel gruzzolo di soldi. Un imbroglio scoperto da Fratelli d’Italia, che ha chiesto conto con un’interpellanza al governo.

La risposta di Lollobrigida: «in un servizio andato in onda su Rainews 24 la mattina del 29 luglio è stato denunciato un uso fraudolento della sanatoria sui lavoratori immigrati voluta dai ministri Bellanova e Catalfo.

Abbiamo quindi approfondito l’inchiesta e presentato una interpellanza parlamentare su quanto emerso […] In sintesi – continua il presidente FdI – la frode consiste nell’ottenere un certificato retrodatato attestante la permanenza sul territorio italiano, utile a ottenere i requisiti voluti dal Ministro per la sanatoria.

Nello specifico, dietro al pagamento di 500 euro, all’Ospedale di Vittoria appare possibile ottenere una Tessera Sanitaria STP – straniero temporaneamente presente – dedicata alla cura degli irregolari.

Con questa tessera, a seguito di un pagamento di 4000 euro, ci si può rivolgere a patronati compiacenti che a quel punto procedono con la pratica della sanatoria […]  Nel servizio, inoltre, è stato intervistato uno straniero che aveva appena sistemato i documenti per far ottenere la sanatoria ad un suo amico che si trova in Francia e che non è mai stato in Italia.

È evidente che, ancora una volta, il Governo non sia riuscito a centrare il proprio obiettivo politico ma si si sia reso moralmente complice degli affari di chi specula sull’immigrazione e sul business del lavoro nero.

La Bellanova insiste: la sanatoria è un successo, ma sarà vero?

Sul successo o meno della Sanatoria firmata dalle lacrime della Bellanova, Lollobrigida ha le idee chiare. «I numeri, decisamente più bassi rispetto a quelli auspicati dalla sinistra, certificano in realtà un colossale flop di uno strumento che alla fine si è rivelato utile solo a tenere insieme i cocci di una maggioranza sempre più in frantumi e a preparare il terreno a comportamenti fraudolenti, come del resto Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia avevano denunciato sin dall’inizio.

Sarebbe bastato ascoltarci. Il risultato è che, invece di combattere il capolarato, la sanatoria ha contribuito ad aggravare le condizioni di lavoratori già sfruttati e vessati, favorendo quei clandestini che hanno la disponibilità di pagare 4500 euro per ottenere in modo fraudolento il permesso per rimanere in Italia».

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