Anche la Puglia ha i suoi sbarchi, 84 migranti a Gallipoli, Conte: “No ingressi irregolari”

Intercettati da una motovedetta della Guardia di Finanza e tratti in salvo gli 84 immigrati sbarcati intorno alle 2 della scorsa notte a Gallipoli, in Salento, Conte vuole la linea dura.

84 immigrati erano dispersi in mare al largo di Gallipoli, in piena notte. Ma per fortuna sono stati intercettati da una motovedetta della Guardia di Finanza e tratti in salvo. I migranti sono stati soccorsi dal personale della Croce Rossa e dai sanitari del 118.

L’imbarcazione si era incagliata negli scogli con a bordo diversi nuclei familiari, tra i quali c’erano 11 donne e 3 bambini. I migranti, tutti provenienti da Iran, Iraq, Somalia e Pakistan, dopo il salvataggio sono stati visitati dai medici di frontiera e stanno tutti bene.

Solo una donna è dovuta ricorrere alle cure dell’ospedale di Gallipoli: colta da malore, è stata trasportata per ulteriori accertamenti a stabilire le sue condizioni di salute.

Nuovi sbarchi anche a Lampedusa, ora c’è la nave quarantena, Conte: “no a ingressi irregolari”

Dopo gli ultimi sbarchi di barche e barchini pieni di migranti, sono 250, tutti tunisini, quelli che sono stati finora imbarcati sulla nave quarantena Gnv Azzurra che si trova a Lampedusa.

La nave da crociera ha complessivamente 1.000 posti. L’imbarco, sotto il monitoraggio di polizia e carabinieri, avviene a Cala Pisana. I migranti, con mascherine e zaini, salgono a gruppi di 10 e la Croce Rossa li disloca nei vari ponti. I profughi giungeranno dall’hotspot di contrada Imbriacola, fino a quando tutti i posti disponibili non verranno riempiti.

“Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare»: il premier Giuseppe Conte ribadisce la linea già annunciata alcuni giorni fa in materia di immigrazione dalla ministra dell’interno Luciana Lamorgese.

E annuncia l’aumento dei rimpatri rapidi verso la Tunisia e il rafforzamento delle misure di contenimento.

«Addirittura ci sono migranti che tentato di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo essere duri e inflessibili», aggiunge il premier. «Stiamo collaborando con le autorità tunisine. È quella la strada. Io stesso ho scritto una lettera al presidente tunisino e sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera».

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