Buoni spesa, truffe voucher 250-500 euro: come riconoscerle ed evitarle

In questo periodo decisamente particolare i truffatori si sono dati da fare millantando i buoni spesa per finti voucher delle catene Conad ed Esselunga

Buoni spesa
Fonte Facebook – commissariato di ps online – Italia

Il coronavirus non placato i truffatori del web sempre pronti a frodare i malcapitati cittadini, decisamente più in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria ed economica. Anzi, in base alle denunce dello Sportello dei Diritti queste azioni meschine e truffaldine sono ormai all’ordine del giorno.

Le ultime due in ordine di tempo sono state portate in auge dalla Polizia Postale che sulla propria pagina Facebook Commissariato di PS Online – Italia, ha pubblicato due post per raccomandare le persone di fare attenzione ai falsi voucher Esselunga e Conad da 250 e 500 euro, che ormai da qualche settimana girano sul web. Naturalmente entrambe le aziende, che sono dei veri e propri colossi nel settore in Italia, hanno presentato le rispettive denunce invitando inoltre i clienti a consultare i siti ufficiali per eventuali offerte ed agevolazioni.

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Buoni spesa, cosa bisogna fare per evitare di cadere nella trappola

Buoni spesa
Fonte Pixabay

Ma come agiscono nello specifico gli hacker? Approfittando della “disperazione” delle persone, attraverso un link fasullo a nome dell’azienda (in questi casi Conad ed Esselunga), invitano a fornire i propri dati personali per poter ottenere un voucher gratuito di 250-500 euro da utilizzare presso i propri punti vendita. Il tutto contornato da frasi di aiuto in virtù del quadro attuale del paese e dalla sollecitazione di condividere il messaggio con tutti i propri contatti whatsapp.

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Dunque, al pari di tante truffe che avvengono nel mondo del web, anche questo tentativo di phishing ha dei tratti riconoscibili. A tal proposito, ecco quali sono i dettami da seguire per evitare di incappare in sgradevoli sorprese:

  • Cliccare sul campo “da” o “mittente” quando si riceve una email che invita a rilasciare dati personali o password. In questo modo è possibile visualizzare i dettagli dell’indirizzo di posta elettronica che deve avere sempre il dominio della catena di distribuzione di riferimento (@esselunga.it);
  • posizionare il cursore del mouse sul link (senza cliccare) per visualizzare il vero link sottostante. In questi frangenti corrisponde ad una sequenza di numeri che non ha niente a che vedere con l’indirizzo visibile dal link;
  • non compilare per nessun motivo moduli online con i tuoi dati personali;
  • cercare di non avere fretta, in modo tale da poter valutare meglio ciò che si ha davanti;
  • tenere a mente che nessuno regala mai niente (probabilmente il consiglio più importante);
  • cestinare immediatamente il messaggio indesiderato.

Chi invece non è riuscito ad evitare la frode, deve immediatamente rivolgersi alla polizia postale o ai vari sportelli delle associazioni che si occupano di queste tematiche, in particolar modo a info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org. 

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