Giuseppe Conte: lockdown fino al 3 maggio e le accuse a Salvini e Meloni

Nuova conferenza stampa del premier Giuseppe Conte in merito al prolungamento della quarantena: si resta a casa fino al 3 maggio

Giuseppe Conte parla agli italiani: si resta a casa fino al 3 maggio
Il Premier, Giuseppe Conte (Fonte foto: Getty Images)

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è tornato a collegarsi in diretta, per parlare ai cittadini italiani. Annunciato il Decreto Aprile, che sarà ufficiale da lunedì prossimo, Conte è tornato sull’argomento economia e ne ha affrontati anche altri, per dare ulteriori indicazioni sul futuro al Paese.

“Se noi cedessimo adesso rischieremo che tutti i risultati positivi potremmo perderli. Dovremmo ripartire da capo, con un aumento del numero di decessi e vittime.”

Con queste parole, il premier ufficializza il prolungamento della durata della quarantena fino al 3 maggio.

“Dobbiamo farlo anche adesso, – ha spiegato – che si avvicina la Pasqua, per i ponti del 25 aprile, la festa della liberazione, il ponte del Primo maggio. Siamo tutti impazienti di ripartire. L’auspicio che dopo il 3 maggio si possa ripartire con qualche gradualità ma ripartire.”

L’invito ai cittadini italiani è schietto: “Dobbiamo compiere questo sforzo ulteriore, rispettare le regole.”

Ma non sono mancati gli attacchi all’opposizione, con frasi forti del premier che ha denunciato la diffusione di falsità, facendo i nomi di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

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Il premier Giuseppe Conte torna a parlare agli italiani: attività produttive, variazioni e sicurezza sui luoghi di lavoro

Giuseppe Conte: lockdown finoal 3 maggio e le accuse a Salvini e Meloni
Giuseppe Conte – conferenza stampa (fonte foto: Facebook, @GiuseppeConte64)

Nuova conferenza stampa da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che come detto ufficializza la decisione di prolungare la quarantena sino al 3 maggio.

Per quanto concerne le attività produttive, il premier spiega: “Abbiamo messo e continuano a mettere la tutela della salute al primo posto, cercando di ponderare gli interessi in campo. Ci sta a cuore la tenuta del nostro tessuto socio economico, socio produttivo.”

Poi il premier continua: “Non siamo ancora nella condizione di poter ripartire a pieno regime, dobbiamo attendere ancora. Vi posso promettere che se prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, alla luce delle reaccomanzioni degli esperti, cercheremo di agire di conseguenza.”

Annunciate anche alcune variazioni: “dal 14 aprile riaperte cartolibrerie, librerie, negozi per neonati e bambini”. Interessata anche la civilcoltura, ossia il taglio dei boschi, “dobbiamo consentire che vengano forniti combustibili solidi, la legna”.

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Fase 2: il programma articolato annunciato dal premier  Conte

Rispetto alla fase 2, il premier spiega che i lavori sono già partiti, mediante l’elaborazione di un programma articolato ed organico.

“Superata la fase acuta, – afferma il presidente – dovendo convivere con il virus, stiamo lavorando ad un programma che poggia su 2 pilastri: Istituzione gruppo lavoro di esperti e protocollo sicurezza dei luoghi di lavoro.

Ci avvarremo di un gruppo di esperti, che conterrà  varie professionalità : sociologi, psicologi, manager ed esperti che si affiancheranno al comitato tecnico scientifico, per modificare e ripensare le logiche e modelli organizzativi.”

Sul protocollo sicurezza luoghi di lavoro: “siglato verso metà  marzo, la nostra Bibbia da cui partire per la sicurezza dei luoghi di lavoro”

Ancora il premier: “Gli esperti lo stanno rafforzando, sarà quello che consentirà la ripresa delle attività produttiva. La raccomandazione ai responsabili delle aziende è di approfittare per sanificare i luoghi di lavoro, attrezzandosi ora per la corretta applicazione delle rigorose misure di protezione.

Infine: “Il nostro obiettivo sarà contenere l’indice di contagio, non possiamo permetterci una ricrescita della curva di contagio. Dobbiamo ripensare alla logica dei trasporti, della logistica.”

Il presidente del Consiglio si scaglia contro le opposizioni: gli attacchi a Matteo Salvini e Giorgia Meloni

Non sono mancati, come detto, anche gli attacchi con tanto di nomi e cognomi (Matteo Salvini e Giorgia Meloni), fatta in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte.

Il presidente ha spiegato che l’Eurogruppo propone una nuova linea di credito senza condizionalità, eccezion fatta per quella destinata alla spesa dei costi della sanità collegata al MES.

“Su questo punto – ha spiegato il premier – in Italia si è levato un dibattito. Il governo troverà l’opportunità per informare e interloquire con il parlamento e i rappresentati del popolo.”

Tuttavia ha ribadito che è importante che il dibattito si sviluppi con chiarezza: “Il MES esiste dal 2012, non è stato istituto ieri, come falsamente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.”

“Questo governo – ha affermato – non lavora con il favore delle tenebre, ma guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza. L’Eurogruppo non ha firmato nulla”.

Ancora sul MES: “L’Italia ritiene il MES uno strumento inadeguato e inadatto all’emergenza che stiamo vivendo. Nell’ultimo consiglio europeo ho chiarito che l’Italia non ha bisogno del MES,”, e ha proseguito: “fermo restando che ci sono degli Stati che vogliono una nuova linea di credito collegata al MES, con nuova regolamentazione.”

Rispetto agli Eurobond: “Ieri è successo qualcosa di nuovo, c’è un intero paragrafo che è desinato a raccogliere la nostra prospettiva dell’Eurobond, condivisione di spese ed investimenti. Stiamo parlando di affermazioni di principio, per la prima volta lo abbiamo messo nero su bianco e gli altri paesi hanno dovuto accettare di lavorare adesso, già per introdurre questo nuovo strumento.”

E sulle frasi dette dall’opposizione: “Le falsità, le menzogne ci fanno male e ci indeboliscono nella trattativa.” Il premier ha spiegato che ha chiesto responsabilità alle opposizioni e che le falsità indeboliscono l’Italia intera.”

Non è tardata ad arrivare la replica di Matteo Salvini su Facebook: “usare la tv di Stato per dire falsità è da regime”

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