Raffaele Morelli: guida per la quarantena con se stessi e in coppia

Lo psichiatra Raffaele Morelli, intervistato a Mattino Cinque, ha dato consigli utili per condurre una vita pacifica in quarantena 

Morelli
Raffaele Morelli (fonte: getty images)

Intervenuto a Mattino Cinque, il programma televisivo condotto da Francesco Vecchi, il terapeuta Raffaele Morelli ha dispensato consigli alle persone per vivere una vita serena e pacifica in questo periodo di isolamento domiciliare. Una guida utile al rapporto di coppia e all’individuo per gestire l’ansia e la paura del virus.

“Mi arrivano tante e-mail di attacchi d’ansia, di crisi famigliari. Dobbiamo immaginare che ci sono molte persone negli spazi ristretti. Non siamo abituati ad un contatto così stretto – così esordisce lo psicoterapeuta Morelli – ci sono delle cose importanti da sapere perché l’ansia si amplifica quanto più noi stiamo sul pensiero del problema. Se arriva l’ansia tu devi accoglierla e contemporaneamente distrarti. La distrazione è un farmaco per il cervello, molto importante”. L’invito è dunque di tenersi impegnati in qualche modo in casa, in modo tale da non focalizzarsi sul problema.

Parlando sempre della sfera dell’individuo, Morelli sostiene che il coronavirus ci mette in contatto con la parte più profonda del nostro essere, alla quale non siamo abituati. “Noi non conosciamo noi stessi, conosciamo solo superficie. Il coronavirus ci porta a contatto con le radici del cervello. Il cervello è come un fiore: può fiorire o spegnersi. In questo momento mi trovo a contatto con me stesso e non sono abituato. Il silenzio fa paura”.

La situazione attuale ci mette di fronte a noi stessi. “In questo momento di fragilità incominciamo a criticarci e a cercare dove abbiamo sbagliato nella nostra vita. Queste autocritiche sono pericolosissime. La tua vita va bene così com’è, è quella lì, ci vivi dentro perché ti appartiene.” Quindi non dobbiamo biasimarci e lo psichiatra avverte ancora: “Un altro errore che non si deve fare è dire ‘il mio carattere non va bene’, però il tuo carattere è la tua qualità, è il tuo marchio di fabbrica – e allerta Guai a criticarsi in questo momento.

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Altri consigli del terapeuta per vivere al meglio i rapporti di coppia in questo difficile momento di restrizione 

Coppia
Giovane coppia (Fonte: Pixabay)

I rapporti di coppia, in questo momento potrebbero essere critici, vista la vicinanza obbligata e prolungata dovuta alla quarantena. In Cina e Giappone si sono registrati molti divorzi in situazioni come queste. Morelli arriva in aiuto delle coppie e spiega: “Una cosa molto importante in questo periodo è non parlare del passato. Ognuno di noi, stando in coppia ha fatto delle cose che all’altro ha creato dei problemi”. Per cui, onde evitare inutili litigate è meglio agire in questo modo.

Nel caso in cui il litigio fosse inevitabile, lo psichiatra consiglia: “Non bisogna far perdurare le litigate. Niente musi – e incoraggia – Si litiga e poi finisce lì, come fanno i bambini. I migliori esseri al mondo che superano queste crisi sono i bambini”.

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A proposito di bambini Morelli li prende ad esempio perché con il gioco riescono ad attivare la parte creativa del cervello ed è ciò che ogni persona dovrebbe fare in questo momento di isolamento tra le mure di casa. Fare cose con le mani, ritagliare, ricamare, scrivere, disegnare. Quando fai le cose con le mani tu sei concentrato sull’azione e quindi non stai a pensare, non stai a ragionare e soprattutto ti allontani dalla paura del virus”.

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