Coronavirus, cosa posso fare? Ecco la lista di divieti

L’Italia chiude e va in quarantena. Che cosa si può fare? Ecco una guida con tutte le novità decretate da Conte, con i divieti dalla corsa allo shopping.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte in conferenza stampa (foto web)

Il miglior modo per interpretare le rigide restrizioni alla vita quotidiana contenute nel decreto varato dal premier Conte è quello di rimanere a casa. Ora gli spostamenti sono limitati, non soltanto da comune a comune, ma anche all’interno di ogni centro, piccolo o grande che sia. Gli spostamenti sono consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità.

Un cittadino qualunque allora potrebbe domandarsi quali sono i divieti, cosa può fare e cosa è vietato. Partendo dalla necessaria precisione che vigono dei divieti assoluti, come ad esempio lasciare la propria abitazione se si è positivi al virus, se si ha la febbre o se si è in quarantena fiduciaria, o di tenere aperti locali pubblici dopo le 18 o di effettuare manifestazioni di ogni genere. Analizziamo ora passo per passo i divieti.

Come giustificare gli spostamenti? Ci si può spostare soltanto per comprovate esigenze lavorative, per necessità, per motivi di salute e per il rientro a casa. In caso di fermo delle forze dell’ordine, occorre esibire il modulo di autocertificazione compilato.

Dove si può fare la spesa? Nel punto vendita più vicino a casa, per quanto possibile. Non c’è bisogno di fare scorte perché il transito delle merci è sempre consentito e i supermercati saranno sempre riforniti.

Si può fare visita ad un famigliare? Sì, solo se ha bisogno di assistenza. È consentito provvedere alla necessità di genitori o familiari non autosufficienti o che hanno bisogno di generi di prima necessità Non è consentito andare, per esempio, a pranzo a casa di famigliari per farli visita.

Si possono portare i bimbi dai nonni? Solo se è una necessità. Tendenzialmente sarebbe meglio ricorrere ad una baby sitter o allo smart working ove fosse possibile. Se per andare al lavoro non si ha altra possibilità che fare ricorso ai nonni, anche se abitano in un comune vicino, si può andare. È considerato uno spostamento giustificato da uno stato di necessità.

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Ecco altre indicazioni che un comune cittadino dovrebbe sapere per rispettare al meglio le nuove ordinanze 

autocertificazione spostamenti

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Quando si può andare in un altro comune? Lo spostamento fuori città deve sempre essere considerato per uno stato di necessità. Se non vi è un carattere di estrema urgenza è meglio non spostarsi fuori città.

Si può andare a correre al parco? È consentito andare a correre o praticare altro sport, soltanto se l’attività si svolge a distanza di metri di sicurezza. In sostanza è consentito andare a correre da soli, ma non in gruppo.

Si può portare il cane fuori? Sì, è possibile provvedere alla gestione quotidiana degli animali. Ma è necessario uscire per il tempo stretto necessario. E da soli, senza la compagnia dei famigliari. L’invito è di evitare anche brevi passeggiate

Si può uscire a fare acquisti? Negozi e locali come bar e ristoranti sono chiusi. Sono aperti solamente supermercati, farmacie, benzinai, edicole e tabacchi. Il governo ha anche garantito la continuità dei servizi in tutti i settori delle amministrazioni pubbliche.

Cosa fare se si è fuori in vacanza? Il ritorno al proprio domicilio è sempre consentito. Ovviamente è richiesto di interrompere la vacanza il prima possibile e rientrare al più presto. I servizi di trasporto pubblico sono operativi, anche se a scartamento ridotto. Saranno respinti tutti coloro che viaggeranno senza un valido motivo.

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