Da oggi 30 gennaio fino al 15 marzo al Mattatoio Roma “La Pelanda”, la mostra Belle speranze: il cinema italiano e i giovani (1948-2018). 150 pannelli per una selezione di immagini tratte dalla filmografia italiana che parla di giovani
Da oggi 30 gennaio, fino al 15 marzo, al Mattatoio Roma “La Pelanda”, sarà possibile assistere alla mostra Belle speranze: il cinema italiano e i giovani (1948-2018).
La mostra, composta da 150 pannelli, raccoglie una selezioni di immagini, fotogrammi e foto di scena tratte dalla filmografia italiana che parla di giovani.
il percorso della mostra si snoda come un affascinante nastro del tempo, offrendo uno spaccato storico delle generazioni di ragazzi che hanno vissuto dal secondo dopoguerra ad oggi.
Dai Vitelloni alla Notte brava, dai Pugni in tasca a Porci con le ali, Amore tossico, Ovosodo, La solitudine dei numeri primi.
I 150 pannelli sono intervallati da oggetti iconici, come la Vespa, i flipper, il juke box, i jeans, il walkman, la prima e l’ultima playstation.
O ancora, il primo Nokia, una teca con le prime edizioni dei libri che hanno segnato le rispettive generazioni (da On the road di Kerouac a Jack Frusciante di Enrico Brizzi).
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Una seconda sezione speciale si chiama “Siamo quel che ci manca“. In questo caso, al suo interno sono proposte solo fotografie dedicate alla ricerca di senso e di Dio dei giovani protagonisti del cinema italiano.
Da La strada a Corpo celeste, anche questa sezione ha una scansione per epoche per accompagnare il visitatore.
In un’altra sezione, intitolata “Come eravamo oggi“, è possibile vedere sei video-saggi realizzati da un gruppo di studenti della Cattolica di Milano.
Proiettati su uno schermo isolato, i video mettono a confronto la gioventù nei film del passato (da Romolo e Salvatore di Poveri ma belli, a Piero diOvosodo, da Adriana di Io la conoscevo bene, a Mignon di Mignon è partita) con l’oggi.
Oltre trenta film italiani, suddivisi per decenni.
La mostra inaugurata alla Pelanda, è organizzata dall’Ente dello Spettacolo, curata da Gianluca Arnone, Maria Grazia Cazzaniga e Emanuela Genovese.
All’apertura era presente l’attore e regista Pif.
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