Bufera su Amici 21, accusa di censura: ecco la verità

Il talent show di Canale 5 è stato accusato di censurare una canzone di Totò. La risposta di Amici 21 non è tardata ad arrivare. Ecco cosa è successo.

Amici
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Domenica pomeriggio è andata in onda una nuova puntata di Amici 21, durante la quale abbiamo visto l’uscita del cantante Inder per motivi disciplinari e le frasi ad effetto sempre puntali di Alessandra Celentano. Alla fine della trasmissione, però, si è alzato un polverone.

In questi giorni, infatti, il talent show di Canale 5 è stato al centro delle polemiche a causa delle accuse mosse da Gianni Valentino, il curatore del progetto Totò Poetry Culture. L’uomo ha puntato il dito contro la trasmissione di Maria De Filippi per aver tagliato la parola “Malafemmena” dalla famosa canzone dell’artista partenopeo.

L’evento si è verificato durante un’esibizione di ballo sulle note della popolare canzone di Totò, eseguita da Roberto Murolo. In questa circostanza, Gianni Valentino sostiene come la parola sia stata volontariamente tagliata per ben due volte, sia nella prima parte che nella seconda.

Amici 21, accusa di censura: la replica della redazione del talent

La polemica ha fatto il giro del web ed è stata riportata anche da alcune delle maggiori testate giornalistiche nazionali. Dietro questo, la redazione del programma di Mediaset ha replicato a queste accuse con un lungo post affidato ai suoi canali social.

“In questi giorni circola un’assurda polemica tra web e carta stampata – esordisce la redazione del programma – sull’eventualità che ad Amici si sia sentita l’esigenza di censurare la canzone di Totò, Malafemmena”.

Nel post si sottolinea come la canzone sia stata eseguita tantissime volte in questi anni all’interno della trasmissione. Sia utilizzando la parola “malafemmena” che non. Per quanto riguarda la polemica, la redazione spiega che il brano è stato tagliato per esigenze di coreografia, come d’abitudine.

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La scelta di mandare via le due strofe centrali è stata solo per mantenere intatta la melodia del brano. “Solo i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola malafemmena – prosegue – che però viene annunciata introducendo la coreografia. Tagliamo la parola ma la usiamo per introdurre il brano. Saremmo quindi censori e cretini”.

 

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