Nuovo dramma a Colleferro: un altro minorenne picchiato dal branco

A Colleferro, in Provincia di Roma, una nuova aggressione che coinvolge ragazzi giovanissimi. La vittima del pestaggio ha solo 17 anni.

Aggressione a Colleferro (immagine di repertorio, Google Immagini)
Aggressione a Colleferro (immagine di repertorio, Google Immagini)

É risaputo che l’assassino torna sempre sulla scena del delitto. Stavolta i carnefici e le vittime sono diversi, ma il luogo è lo stesso.

Stiamo parlando di quella Colleferro in provincia di Roma, già teatro del brutale omicidio di Willy Monteiro Duarte. La morte del ragazzo, avvenuta la scorsa estate, aveva commosso e amareggiato l’Italia.

Adesso, un nuovo violento pestaggio ha messo a repentaglio la vita di un ragazzo diciassettenne. Il giovane ha riportato lesioni gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Ecco come si è evoluta la vicenda.

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Aggressione, fuga e arresto

A quanto si apprende, i responsabili dell’aggressione sarebbero due ragazzi di circa 18 e 19 anni, conoscenti della vittima e residenti a Colleferro.

I due avrebbero colpito il coetaneo con violenza sferrando una serie di calci e pugni. Sarebbero poi fuggiti quando la vittima della mattanza ha perso i sensi urtando la testa contro un’auto durante la colluttazione.

Ma a poco è valsa la rocambolesca fuga. La scorsa notte, le forze dell’ordine hanno rintracciato i due giovani nelle loro abitazioni, ritrovando gli abiti imbrattati di sangue e descritti da testimoni. I responsabili del pestaggio sono finiti in manette, con l’accusa di lesioni gravissime. Si trovano ora presso il carcere di Rieti.

Tuttavia, la caccia all’uomo non è finita: secondo il 17enne, gli autori del pestaggio sarebbero più di due.

La vittima è originaria di Segni, non lontano da Colleferro, e si trovava in strada con amici quando è stato aggredito. «In passato ho difeso un amico da una presa in giro» ha dichiarato. L’aggressione scaturirebbe dunque da una vendetta legata proprio a quell’episodio.

Gli arrestati e la vittima si conoscevano perché praticanti della stessa arte marziale, quell’MMA che praticavano anche gli aggressori di Willy Monteiro. Le due storie paiono avere matrici comuni, e affondare le radici nello stesso disagio sociale giovanile che dilaga nelle periferie della Capitale.

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Gli atti di violenza tra giovanissimi non danno tregua alla comunità locale e preoccupano l’opinione pubblica nazionale.

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