Alcol, droga e gioco d’azzardo sono le più conosciute ma nella società moderna ci sono dipendenze più nascoste ma non per questo meno pericolose.
Il Tabagismo è una delle dipendenze più largamente diffuse, stesso discorso per alcol, droga e gioco d’azzardo, si tratta di problemi fin troppo radicati nella società moderna.
Tuttavia esistono dipendente che possono portare ad effetti altrettanto pericolosi ma che restano nascoste nella vita di tutti i giorni.
Ecco le cinque dipendenze insospettabili nelle quali ci imbattiamo nella vita di tutti i giorni senza renderci conto dei seri rischi a cui andiamo incontro.
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La prima dipendenza pericolosa riguarda una bevanda di comune utilizzo, la Coca-cola senza zuccheri, ultimamente se ne parla molto grazie alla giornalista Sirin Kale, penna del The Guardian, che ha raccontato la sua disintossicazione. Come spiegato anche dalla dottoressa Sally Marlor del King’s College di Londra la dipendenza da queste bibite è strettamente legata alla dipendenza da caffeina: il cervello si abitua ad avere un certo livello di caffeina e quando questa viene a mancare va in astinenza. Anche la ‘cugina’ zuccherata fa altrettanto male. Cosa accade se smetti di berla? Beh, sembrerà strano ma ne guadagnerai in energia: l’eccitazione iniziale della Coca Cola infatti svanisce dopo i primi momenti e può addirittura provare apatia e irritabilità.
Le ossa saranno più forti e correrai meno rischi dal punto di vista dei malanni, l’acidità di queste bibite prova infatti danni all’apparato digerente e può provocare problemi ai denti e al reflusso grasso, oltre che aumentare le probabilità di accumulare colesterolo cattivo o di sviluppare il diabete. Ovviamente qui si parla di abuso, ovvero quando c’è un consumo regolare e prolungato del tempo di queste sostanze.
Subito dopo la dipendenza da Coca-cola e quella da caffeina troviamo la terza dipendenza altamente diffusa nella nostra società, quella da Internet e Social Media. Si passa dal controllo spasmodico dei propri canali social a vere e proprie ossessione per quello che sta ‘accadendo online.” La psicoterapeuta Elisa Caponetti afferma che la social network obsession rientra nelle “nuove forme di dipendenza patologica.” Tra i soggetti a rischio ci sono le persone con scarsa autostima e che per un loro senso di inadeguatezza hanno difficoltà a rapportarsi nel mondo offline. Un comportamento che se protetto nel tempo può portare all’isolamento, scarso interesse per quello che accade nella realtà e per le persone circostanti, spesso a scapito di scuola, lavoro e relazioni sociali preesistenti.
Nei precedenti tre casi l’astinenza provoca sintomi simili, in alcuni casi identici, a quelli provocati da alcol e droga, si tratta quindi di dipendenze da non sottovalutare. Un altro male della società moderna è lo Shopping Compulsivo, un irrefrenabile impulso e bisogno di fare compere. Negozi, grandi magazzini e store online sono il paradiso per i dipendenti da shopping, spesso travolti da profondi sensi di colpa e vergogna subito dopo aver soddisfatto il loro bisogno. Si tratta di una dipendenza che comporta conseguenze a livello psicologico, relazionale e ovviamente finanziario: spesso la persona è portata ad acquistare in grandi quantità o nell’investire il proprio denaro in prodotti inutili che probabilmente non utilizzerà mai.
Abbiamo infine la dipendenza da Serie Tv o Binge-Watching, negli ultimi anni con la diffusione di piattaforme streaming ha cambiato il nostro modo di guardare la televisione. La possibilità di avere a portata di click tutte le puntate del nostro programma televisivo preferito ci porta spesso a una vera e propria abbuffata (da qui ‘binge’) in un breve lasso di tempo. Si tratta di un comportamento che non va sottovalutato. Comporta infatti una riduzione del tempo dedicato ad altre attività (spesso scuola, lavoro o relazioni sociali) e protratto nel tempo può portare a un grande senso di colpa e sintomatogia depressiva.
Nella vita di tutti i giorni ci capita di riconoscerci in almeno una di queste ‘dipendenze’ ma attenzione: finire una serie Tv tutta in un giorno o approfittare del black friday per fare qualche acquisto in più non fa di noi un addicted (dipendente), stessa cosa per quanto riguarda la caffeina, le bibite zuccherate e social media.
Nessuna di queste cose va demonizzata, se l’utilizzo che se ne fa non comporta conseguenze (gravi o meno gravi) nella vita di tutti i giorni. Se tuttavia ritenete di esagerare in una o più delle categorie sopraelencate avete già fatto il primo passo: riconoscere di avere un problema e sta a voi decidere ora come affrontarlo, magari rivolgendovi al parere di un esperto.