E’ morto per colpa della droga: a 18 mesi

Quello che è emerso dall’esame tossicologico è sconcertante, il piccolo avrebbe ingerito metadone trovato in casa.

Ambulanza
Ambulanza (Facebook)

L’esame tossicologico eseguito sul piccolo di 18 mesi deceduto ha Grosseto ha confermato che il bambino aveva ingerito una piccola quantità di metadone. La sostanza assunta chiaramente in casa, era li evidentemente come via d’uscita dalla tossicodipendenza dei genitori. Terapie a base di metadone sono spesso prescritte a tossici che vogliono uscire del tutto dal pericoloso giro della droga. Il piccolo, avrebbe trovato la boccetta contenente la sostanza e l’avrebbe assunta in un momento in cui nessuno stava facendo caso a lui.

Con molta probabilità anche altre sostanze sono state assunte dal bimbo, per via aerea, respirando fumi e quant’altro, in casa propria. Questo quanto confermato dall’esame tossicologico effettuato. I genitori del bambino, a questo punto sono indagati per omicidio colposo. Sul corpo del piccolo, in base a quanto evidenziato dall’autopsia, non sono stati riscontrati segni di violenza o altro, la morte è arrivata per l’assunzione di sostanza stupefacente.

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Ucciso dal metadone a 18 mesi: la ricostruzione di quel tragico giorno

Il piccolo era stato portato con urgenza al pronto soccorso per evidenti problemi respiratori. Li la situazione è subito precipitata con il piccolo che in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso per essere trasportato in altra struttura, è stato sottoposto per circa un’ora ad operazioni di rianimazione. Alla fine tutto è stato vano, ed il piccolo è deceduto dopo poco. Una morte assurda, inspiegabile quello del piccolo. Le responsabilità dei genitori, considerata l’età del piccolo sono chiare, e su questo si baserà tutto il processo a loro carico.

Il piccolo ha assunto metadone, trovato in casa, incustodito. L’ha ingerito, insieme ad altre sostanze respirate sempre li, in casa sua. Poi la crisi respiratoria e la morte, a soli 18 mesi.

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