E’ morto il bambino colpito da colpo di pistola partito dal nonno

Non ce l’ha fatta il piccolo colpito da una pallottola sparata dal nonno. 

È morto il bimbo ferito ieri accidentalmente alla testa da un colpo di pistola esploso dal nonno in un’abitazione a Roma. Lo si apprende da fonti polizia. Il bimbo era stato portato in ospedale in gravi condizioni e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Ieri era stata dichiarata la morte cerebrale.

Il piccolo colpito da una pallottola alla testa avrebbe compiuto 7 anni a settembre. Ma non ce l’ha fatta. Il mistero sul colpo esploso dal nonno resta anche dopo il lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto il 76enne, G.T. 

Per ore di fronte agli agenti di polizia del commissariato Fidene Serpentara e al magistrato di turno, l’uomo ha ricostruito quegli attimi terribili: «È stata una disgrazia, stavo pulendo la mia pistola quando sono inciampato ed è partito il colpo».

Il nonno è distrutto, sa che tragedia ha provocato al sangue del suo sangue, al figlio e alla nuora. Ha raccontato che quando ha visto il corpo del nipote sul pavimento ieri mattina poco prima delle 11, subito, non ha realizzato. È stato il figlio uscendo dal bagno, dopo aver sentito il boato, il primo ad urlare.

Come può non avere realizzato che il nipote era a terra perchè colpito dal suo proiettile? Resta l’interrogativo.

Bimbo colpito da pallottola: è morto

La tragedia ha colpito una famiglia in via Val Sillaro, a pochi metri dal parco delle Valli, quadrante Nord della Capitale. Il 76enne, ex cancelliere in pensione, maneggiando una pistola Glock calibro 9, regolarmente registrata, ha ferito a morte il nipote.

Il piccolo è stato raggiunto dal proiettile alla testa ed è caduto a terra privo di sensi. È stato il papà a chiamare i soccorsi e sul posto oltre all’ambulanza sono arrivate anche le volanti della polizia e gli agenti del commissariato Fidene.

Il bambino è arrivato all’ospedale Umberto I in condizioni disperate, è subito stato operato dall’equipe di Neurochirurgia. Nel pomeriggio la direzione sanitaria dell’ospedale ha fatto sapere che il piccolo dopo l’intervento è stato ricoverato nella Terapia intensiva del reparto di Pediatria. Dopo la morte cerebrale, poco fa è deceduto.

Il nonno, invece, è stato iscritto nel registro degli indagati subito per lesioni colpose aggravate e poi per omicidio colposo. Il pubblico ministero ha parlato di «Una tragica fatalità» anche se le indagini, tuttavia, sono nella fase iniziale e si dovrà ancora accertate con esattezza la dinamica.

Dopo lo sparo e la corsa disperata in ospedale, sono arrivati gli agenti della Scientifica per svolgere i rilievi ma sarà necessario aspettare gli esiti e anche la ricostruzione sulla traiettoria del proiettile per capire se la dinamica raccontata dal nonno corrisponde alla realtà.

Sia lui che il figlio sono stati sottoposti allo stub, l’esame necessario a stabilire quale mano abbia davvero impugnato l’arma e abbia sparato. Il padre del bambino ha raccontato di non aver visto nulla e, ascoltato in commissariato per diverse ore, ha solo detto di «essere uscito dal bagno non appena sentito lo sparo», trovando il corpo del figlio «in terra» e il padre «con la pistola in mano».

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