Ricciardi sui vaccini “Dobbiamo preparare uno sbarco in Normandia”

All’orizzonte la più grande vaccinazione di massa della storia del mondo, Walter Ricciardi l’ha definito un vero e proprio sbarco in Normandia. 

Walter Ricciardi

Pochi minuti fa Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso di Coffe Break ha disegnato il quadro dei prossimi mesi in tema di vaccini. “Abbiamo davanti uno sbarco in Normandia” ha detto, chiaro il riferiemento alle grandi necessità di questo periodo. Un piano solido, che potrebbe addirittura beneficiare di questa momentanea interruzione.

intanto ieri l’Ema, Agenzia europea del farmaco, ha dato il via libera ad Astrazeneca: il suo vaccino è efficiente tra i 18 e 55 anni. Le evidenze scientifiche lo confermano. Poi Ricciardi ha continuato spiegando che come oggi più che mai sia necessaria organizzazione, facendo riferimento all’arrivo delle truppe di Dwight Eisenhower. Il covid ha fatto più morti della seconda guerra mondiale, e ancora, sommando la grande guerra a Vietnam e Corea comunque non si raggiungono i numeri della pandemia. Inoltre, spiega Ricciardi, si sta pensando ad una sorta di sospensione del brevetto. Questo permetterebbe ad aziende come Sanofi di potersi offrire come produttore per conto di Pfizer-BioNTech, così da accelerare la produzione.

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Ricciardi sui vaccini “Dobbiamo preparare uno sbarco in Normandia”. Arcuri lancia l’allarme, manco le dosi

Arrivato ieri il comunicato di Arcuri, subito è scattato l’allarme generale per l’arrivo dei vaccini. Non solo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna potrebbe comunica che potrebbe rallentare la fornitura del vaccini. “Moderna ci ha appena informato che per la settimana dell’9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno”. Lo ha annunciato il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri. “Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica” ha aggiunto. “Ci mancano almeno 300 mila dosi di vaccino, che ci avrebbero dovuto consegnare e che invece non sono arrivate”.

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