Moderna, l’Ema cerca chiarimenti per autorizzare la distribuzione

L’European Medicines Agency sta in questi giorni sistemando le questioni contrastanti sull’uscita del vaccino Moderna.

“La discussione non si è conclusa e proseguirà domani 6 gennaio; nel frattempo i nostri esperti stanno lavorando duramente per chiarire le questioni in sospeso con la compagnia”

Questa la dichiarazione dell’Agenzia Europea del farmaco riguardo l’approvazione del farmaco programmato da Moderna, il secondo colosso americano operante nel campo delle biotecnologie.

La questione sull’approvazione è stata sviluppata dal Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) facente parte dello stesso Ema.

La Food and Drug Administration (FDA) americana ha già approvato intanto nel Regno Unito da ormai circa un mese l’altro vaccino presentato dall’azienda di biotecnologie americana Moderna Inc. in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), guidato dall’immunologo di fama internazionale Anthony Fauci, a capo della task force per l’emergenza coronavirus della Casa Bianca.

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Moderna, l’Ema cerca chiarimenti per autorizzare la distribuzione e la somministrazione del vaccino

I dati pubblicati dalla FDA erano stati commentati anche dal virologo italiano Roberto Burioni con estremo entusiasmo e positività, il quale aveva scritto tramite la sua pagina Facebook pubblicando:

“Il vaccino Moderna sembra bloccare anche la trasmissione virale. Escono dati in continuazione e io devo studiarli perché dopodomani devo fare una lezione ai miei studenti proprio su questi vaccini. Appena uscito un documento dove ci sono dati preliminari molto incoraggianti: il vaccino Moderna sembrerebbe bloccare anche la trasmissione del virus”.

Si lascia andare infine ad un’esternazione entusiasta che suona come una garanzia che porterebbe alla fine di questo incubo della pandemia: “Se il dato è confermato, il virus è finito!”

A confermare per il vaccino mRNA-1273 un’efficacia del 94,1% nel prevenire il Covid-19 sintomatico e del 100% contro le forme gravi, è la pubblicazione dei risultati dello studio di fase 3 Cove sulla celebre rivista peer review New England Journal of Medicine.

 

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