Sbranata dai lupi, il dramma della figlia: in 4 mesi perde madre, fratello e cani

La donna sbranata dai cani. Un nuovo dramma della famiglia. Ad agosto morì un figlio in un incidente in moto.

Quando il destino sembra accanirsi. Una famiglia distrutta in pochi mesi. Prima il grave incidente in moto del figlio, la madre si era rifugiata nell’amore per la figlia e i suoi cani, ma i lupi cecoslovacchi l’hanno inaspettatamente assalita, e uccisa. C’è una donna che in quattro mesi ha perso il fratello, la mamma e ora probabilmente anche i cani. Per rispetto del suo dolore non la citiamo, le siamo solo vicini.

Siamo nell prima cintura di Torino. Antonio Spataro, più conosciuto come Tony, aveva 50 anni, era un barista molto conosciuto, morì nel terribile incidente avvenuto la mattina del 19 agosto 2020 in corso Orbassano a Torino, a due passi dal suo locale, Il Gabbiano di piazza Montanari, aperto una ventina di anni fa. Tony lasciò la moglie Cristina, due figli e tantissime persone che lo stimavano e amavano, tra queste la mamma e la sorella.

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Sbranata dai lupi, il dramma della figlia: i cani potrebbero essere abbattuti

L’ultima tragedia a Grugliasco, a due passi da Torino. Chi ha soccorso Mariangela Zaffino, 74 anni, parla di una scena raccapricciante. Con lei c’erano i lupi cecoslovacchi della figlia che si era allontanata per una commissione. Nel piccolo appartamento dell’anziana sul pavimento, c’era il suo corpo dilaniato. Attorno a lei cinque grossi cani che l’avevano uccisa. E continuavano ad abbaiare con rabbia.

E’ stato necessario l’intervento della polizia locale e del personale veterinario dell’Asl. Sul posto anche i carabinieri e un’ambulanza del 118. Tra le prime persone ad arrivare, la figlia della vittima, padrona dei cani: tre cuccioli di lupo cecoslovacco e i due genitori. Animali che non avrebbero mai dato preoccupazioni particolari, anche se aggressivi per natura.

Come siano andate le cose ora lo accerteranno gli inquirenti. Dalle prime testimonianze raccolte a Grugliasco, è emerso che l’anziana madre trascorreva volentieri il suo tempo con quegli animali, specie da qualche mese, da quando perse il figlio.

Spiega il veterinario Osvaldo Bettino: «quando alcuni cani, non è così per tutte le razze, si trovano in gruppo, può accadere che si scateni una rabbiosa violenza collettiva che solo persone esperte possono controllare».

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