Coronavirus, Sileri attacca: “Ospedali in sovraccarico anche con l’influenza”

Il viceministro della salute parla dell’attuale situazione dettata dall’emergenza Covid19, ma dice anche dell’altro.

Sileri
Sileri (Facebook)

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ha parlato dei possibili accorgimenti che il prossimo dpcm potrebbe portare, in vista delle festività natalizie ormai alle porte. Sileri affronta lo scenario a trecentosessanta gradi, parlando di fatto della possibilità che potrebbero avere, ad esempio determinati esercizi commerciali, rispetto alle attuali restrizioni, e di come potrebbe cambiare lo scenario complessivo, da qui a qualche giorno.

Sileri ha inoltre parlato di un’altra situazione molto particolare che in queste settimane di fatto caratterizza l’emergenza. La situazione delle strutture ospedaliere insomma, che soffrono la pressione delle richieste di assistenza e dei ricoveri. Ma secondo il viceministro della Salute, questa non è una situazione nuova, perchè numerose strutture, vanno sotto pressione, ed in assoluta difficoltà, puntualmente anche in occasione del picco influenzale classico.

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Coronavirus, Sileri attacca: “Impensabili cenoni e riunioni familiari”

Secondo Pierpaolo Sileri, il Natale non sarà quello che tutti siamo abituati a trascorrere, nei tempi e soprattutto nelle modalità. Sileri parla dell’esigenza che non ci siano cenoni, che non si resti a tavola con decine di persone e che quindi non si dia vita a riunioni familiari infinite, di quelle che le nostre tradizioni ricordano bene, insomma. Infine, Sileri si concentra sulla possibilità che qualche attività possa riaprire proprio in occasione delle feste natalizie.

Il caso ad esempio è quello dei ristoranti, che potrebbero avere un un orario più lungo di apertura, in quei giorni particolari. Per il resto non esiste ancora la certezza che qualcosa si muoverà, e se si, in che modo. Bisognerà aspettare il prossimo dpcm e provare a capirci qualcosa, augurandoci buone feste e la possibilità concreta, di una veloce uscita da questa assurda situazione.

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