Natale: no a cenoni con parenti ed amici, ma i negozi potrebbero riaprire

Iniziano a trapelare alcune delle disposizioni anti-covid per il periodo di Natale. Una sorta di compromesso tra il festeggiare serenamente ed evitare di strafare

albero di natale
Un albero di Natale addobbato (Fonte: Pixabay)

Ormai da qualche settimana è il quesito principale che la maggior parte degli italiani ha in mente: come passeremo il Natale? La situazione covid continua ad essere allarmante, per questo l’incertezza sulla tematica regna sovrana.

Secondo quanto trapela dal Governo, c’è comunque la volontà di favorire l’unione familiare anche i commercianti con riaperture ad hoc nelle zone meno a rischio. Vediamo nel dettaglio come si preannunciano le festività natalizie ai tempi del coronavirus. 

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Natale, le prime indicazioni: in 6 a tavola, via libera a riaperture negozi e spostamenti dei fuori sede

Conte ha parlato di sobrietà e di evitare festeggiamenti stravaganti all’insegna di baci e abbracci. Stando alle valutazioni della comunità scientifica, una settimana di pranzi, cene, feste e veglioni comporterebbe un drastico peggioramento nel periodo di gennaio. Per effetto di ciò a tavola a Natale e alla Vigilia non potranno esserci più di 6 persone.

Al tempo stesso però ci saranno degli allentamenti per consentire alle persone di scambiarsi dei doni e al tempo stesso dare un impulso l’economia in una fase che notoriamente è tra le più prosperose dell’anno.

Dunque dal 3 dicembre almeno nelle zone meno a rischio c’è la possibilità che i negozi possano essere aperti fino a tardi (fino alle 23 circa). Naturalmente gli accessi saranno contingentati soprattutto nei centri commerciali. Buone nuove anche per i ristoranti che potrebbero godere di un ampliamento degli orari di apertura.

Dovrebbero essere consentiti gli spostamenti dalle zone rosse per i fuorisede. Un modo per evitare che passino le feste senza la propria famiglia. Sicuramente però vista la vena polemica che da sempre contraddistingue il Bel Paese ci sarà qualcuno che avrà da ridire. D’altronde alcuni medici hanno già espresso il suo parere negativo a riguardo.

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