Bomba New York Times: “Wojtyla santo troppo presto, copriva i pedofili”

Troppi, i casi di pedofilia in chiesa, negli anni di mandato, di Giovanni Paolo II. Al New York Times, le accuse al papa polacco.

Pedofilia e chiesa, secondo New York Times: "Wojtyla fatto santo troppo presto"
Giovanni Paolo II (Fonte foto: Getty Images)

Troppi momenti bui, ombre sul passato di una Chiesa in cui il Papa Francesco, sta provando a fare pulizia. Non ultimo caso, quello di Theodore Mc Carrick, che il Papa ha fatto ‘spogliare’ nel 2018.

A quel caso, si riferisce il New York Times che ha deciso di andarci giù duro sul passato di Giovanni Paolo II. Il papa polacco, morì nel 2005 e divenne santo nel 2014. “Troppo presto”, secondo il tabloid statunitense.

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Casi di pedofilia e Chiesa: ancora troppo da chiarire

“Oggi dopo più di un decennio di dubbi, la reputazione di Giovanni Paolo II è caduta sotto la nuvola più oscura. Dopo che lo stesso Vaticano si è precipitato a canonizzarlo, ha pubblicato questa settimana uno straordinario rapporto che ha posto ai piedi del santo la colpa dell’avanzamento di carriera del cardinale”. Questo è quanto si legge sul NY Times, a proposito di Mc Carrick che poi si è scoperto essere un ex molestatore di seminaristi.

Non aiuta, quanto emerso di recente invece su Stanislaw Dziwisz, il segretario di Giovanni Paolo II, oggi accusato di aver accettato mazzette per tacere su vari episodi di molestia. Ma al New York Times sta più a cuore il caso Mc Carrick, sul quale Francesco avrebbe scelto di andare fino e in fondo, mentre la recente inchiesta: “rivela come Giovanni Paolo II abbia scelto di non credere alle ripetute accuse di abusi sessuali avanzate contro il cardinale Mc Carrick, inclusa la pedofilia, consentendogli così di scalare il vertice della gerarchia”.

E non finisce qui. Il tabloid decide poi di puntare sul Vaticano e sullo stesso Papa Bergoglio, che in effetti ha preso in carica la canonizzazione di Wojtyla, il rapporto di cui prima: “soprattutto fornisce la prova bruciante che la Chiesa si è mossa con velocità spericolata per canonizzare Giovanni Paolo”.

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