Bollettino 17 novembre: troppi decessi e non vogliono fare arrivare il vaccino

Il paese pensa al Natale, mentre i numeri non parlano ancora di discesa, ci aspettano settimane intense.

"Vostro padre è morto", ma nella bara c'è un altro uomo
Corridoio ospedaliero (Fonte foto: web)

Il paese attende il Natale, ed il Governo, stando alle ultime notizie trapelate, pare stia preparando un piano preciso per la gestione delle prossime festività natalizie. Un piano ce prevedrà un apposito dpcm dove saranno specificate tutte le situazioni consentite in vista delle feste più attese dell’anno. Ma su questo, l’esecutivo sembra non avere le idee troppo chiare, considerati i pareri discordanti che spesso circolano tra giornali e siti web.

Al momento quello che è certo è che una nuova regione è entrata in zona rossa, l’Abruzzo, situazione resasi necessaria considerate le difficoltà di gestione e la pressione al quale era sottoposto il sistema sanitario locale. Un’altra regione, la Puglia chiede attraverso la sua classe medica di essere declassata in zona rossa, per lo stesso motivo, la sofferenza del sistema, ma al momento la regione non ci sta, e chiede l’intervento del Governo.

Coronavirus bollettino del 17 novembre: tutti i dati dei contagi

32.191 i nuovi contagiati in Italia nelle ultime 24 ore. Sono tantissimi i decessi: 731.

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Anche l’Oms benedice il vaccino della società americana Moderna ma manca ancora l’approvazione e l’Europa è in ritardo sulle richieste per via della burocrazia.

Al momento ciò che è certo è il parere contrario di medici e virologi, rispetto all’idea di alleggerire le misure restrittive in vista delle festività natalizie, un provvedimento che secondo i più integralisti comporterebbe una perdita di tutti i progressi fatti nella lotta al virus nelle scorse settimane, e che esporrebbe il paese alla reale possibilità di una terza ondata, ipotesi non ancora del tutto scartata dal mondo scientifico.

La situazione resta di fatto molto delicata, con numerosi pareri contrastanti che si alternano e mandano in confusione milioni di italiani ancora poco preparati, probabilmente a gestire nella maniera più sicura le prossime festività natalizie. Poco preparati perchè probabilmente poco coscienti di ciò che accade e cosa no, cosa realmente si può fare e cosa no.

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