Red Canzian, commozione a Domenica In: lacrime per Stefano D’Orazio

Red Canzian ha voluto ricordare Stefano D’Orazio a Domenica In, le sue parole hanno commosso il pubblico.

Impossibile non ricordare Stefano D’Orazio, il musicista scomparso venerdì 6 novembre 2020 a causa del Covid-19, che è andato a colpire su una malattia già pregressa. A ricordarlo Red Canzian, il collega e amica di una vita che non riesce a trattenere l’emozione.

Canzian racconta l’onestà di Stefano e le sue grandi capacità imprenditoriali: “È grazie a lui se siamo diventati i Pooh”, era proprio D’Orazio a far sognare in grande i suoi colleghi. Proprio lui nel 2009 ha deciso di scendere dal palco.

“Sapeva di aver detto tutto” afferma Canzian, prima di donare al pubblico di Rai 1 un ricordo del suo amico dopo il quale è impossibile trattenere le lacrime.

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Domenica in, Red Canzian ricorda Stefano D’Orazio: impossibile trattenere le lacrime

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Red Canzian | Fonte Foto Instagram @redcanzianofficial

Lunedì 9 novembre 2020 si terranno i funerali di Stefano D’Orazio, l’ex membro dei Pooh si è spento venerdì. “Quando nel 2015 io sono stato operato al cuore” ha voluto raccontare Red Canzioan “Quando mi sono svegliato in sala di rianimazioni, ad aspettarmi, a darmi quel conforto che lui non ha potuto avere, c’era mia moglie, i miei figli e Stefano.”

Lui non ha potuto avere niente. Io so com’è la sala di rianimazione, è fredda. E sei coperto da un lenzuolo, il tempo non ti passa mai” ha continuato Red. Impossibile non pensare alla moglie Tiziana, sposata solo un anno fa, che non ha potuto dire l’ultimo addio al marito, ricoverato in ospedale.

Anche Roberto Facchinetti si è collegato telefonicamente da Bergamo, proprio in questo momento sta salendo in macchina: tutti i Pooh raggiungeranno infatti Roma per dare l’ultimo addio a Stefano, l’ex batterista. Un grande dolore per loro, che hanno trascorso un’intera vita insieme.

Red Canzian ricorda che se suo figlio è diventato un grande batterista lo deve a Stefano: “Era piccolo quando lo prendeva in braccio e lo faceva suonare insieme a lui.”

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