Vittorio Feltri duro sul nuovo dpcm: "Natale, ma chi lo vuole"

Vittorio Feltri non le manda a dire al Presidente del Cosiglio Giuseppe Conte, in merito al nuovo dpcm da poco ufficializzato dal Governo. Tutto senza senso.

Vittorio Feltri commenta le nuove disposizioni contenute nell’ultimo dpcm varato dal Governo Conte. Le reazioni al nuovo provvedimento sono ben note, piazze in subbuglio, disordini nelle strade, episodi di guerriglia urbana. Insomma, mediamente, sembra di capire che gli italiani abbiamo maldigerito determinati provvedimenti. Che facciano fatica a comprenderli, che proprio in alcuni casi non ne trovano l’assoluta necessità.

Anche Vittorio Feltri è di questo avviso, rispetto alle decisioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Feltri si chiede a cosa serva la chiusura ad esempio dei ristoranti alle 18. A cosa serva se si considera quali sono gli orari notoriamente di punta per certe attività, si chiede come viva un’osteria ad esempio, un ristorante, dal dopo pranzo in poi, in attesa, di fatto, della non apertura serale. Si chiede che senso abbia tutto questo.

Vittorio Feltri duro sul nuovo dpcm: “Natale una rottura di co******”, l’attacco è deciso

Vittorio Feltri inoltre si chiede che senso abbia la chiusura di palestre e piscine ad esempio, considerato che non si sono riscontrati particolari contagi in luoghi del genere, certo qualche misura in più la si potrebbe adottare per salvaguardare la sicurezza di tutti, ma chiuderle forse è un po’ troppo. Fermare quelle attività, cosi dalla mattina alla sera, sembra poco rispettoso, ed anche poco sensato.

Poi Feltri infine si chiede come mai bisogna ancora fare file di ore per fare un tampone e se davvero pensa di “liberarci” per Natale, considerato che non è un infermiere e che secondo il giornalista è una tale rottura la festività natalizia, con tutti i parenti intorno ecc. Questo insomma si chiede Feltri, e con lui molti, ma molti italiani.