Coronavirus 20 ottobre, 89 morti e nessuno lo ammette: vicini al lockdown

Mentre passano le immagini del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che annuncia nuove misure contro l’epidemia di Covid19, non si arresta il contagio.

Fonte foto: (Pixabay)

La situazione non migliora anzi, sullo sfondo abbiamo le parole del premier Conte, il richiamo alla responsabilità, alla cura di se stessi e del prossimo. Ma la situazione non migliora. Non migliora perchè i numeri dicono altro, perchè i contagi sono ancora tanti, e perchè nelle grandi città, cosi come nelle piccole, ci si inizia ad interrogare sulla tenuta delle strutture sanitarie. La situazione non migliora.

La preoccupazione si fa viva, tornano alla mente i fantasmi di marzo, l’impreparazione, la carenza di strutture, i luoghi stracolmi di malati, le bare, tutto. Torna alla mente ogni cosa come fosse un incubo, ed intanto tra misure estreme e tentativi di non pensare a nuove chiusure, si guarda avanti con la speranza che il sistema possa reggere che tutto alla fine andrà davvero bene, definitivamente stavolta.

Coronavirus bollettino del 20 ottobre: tutti i dati dei contagi

I nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore sono 10.874 a fronte di 145MILA TAMPONI. 89 I MORTI. 778 i ricoveri con ben 73 terapie intensive.

Il Piemonte chiude i centri commerciali

Il Piemonte decide di chiudere i centri commerciali nei giorni di maggiore afflusso: sabato e domenica. “Entro questa sera – (martedì 20 ottobre ndr) firmerò una ordinanza che chiude i centri commerciali non alimentari su tutto il territorio regionale. Teniamo aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità”.

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Coronavirus 20 ottobre, lockdown rischio concreto, le reazioni

In tutta Italia corre forte la paura di non riuscire a reggere, le regioni cominciano seriamente ad avere dei dubbi, si contano i posti letto, si contano le terapie intensive, si conta l’effettiva portata dei contagiati nell’impatto con le varie strutture sanitarie. Si considerano numeri, dati, proiezioni, si fanno calcoli su calcoli nella speranza che tutto non precipiti, che tutto possa rientrare o quantomeno non precipitare del tutto.

Le ultime giornate sono state intense con in numeri in continua crescere, con gli umori dei protagonisti istituzionali visibilmente scossi, con la consapevolezza che qualcosa stia succedendo, ma ancora non si sa bene cosa. Il resto è solo attesa.

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