Galli: “smettetela di lamentarvi, non si muore di fame per il lockdown ma di Covid”

L’infettivologo Massimo Galli non vede morti di fame per strada a causa del lockdown, ma vede molto morti per coronavirus. La polemica.

Per l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, è ora di smetterla di lamentarsi dicendo che se ci sarà un altro lockdown la gente rischierà di morire di fame. “C’è sempre qualcuno che quando sente parlare di lockdown dice volete che la gente muoia di fame ma io non vedo morti di fame per le strade in questo momento, ma vedo purtroppo morti di malattia negli ospedali, li rivedo”.

Il medico chiede interventi più severi per contrastare l’aumento di contagi. “Gli indigenti andranno aiutati così come i settori in maggiore sofferenza ma l’Italia ha risorse sufficienti perché la gente non muoia di fame, ora però c’è il rischio che molte persone muoiano di questa malattia, soprattutto gli anziani […] E ribadisce: “Piantiamola di dire che o si muore di questo o di quello: subito si rischia di morire di questa malattia, tutto il resto è un modo inadeguato per affrontare il problema. Se si continua in questa maniera avremo problemi ancora più gravi”.

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Galli: “smettetela di lamentarvi, il lockdown è necessario”

Massimo Galli pensa ci possano ancora essere soluzioni intermedie che non siano per forza un lockdown totale, ma è convinto che la direzione giusta sia quella del blocco totale, come a marzo. “Da qui al lockdown – dice – credo che ci siano anche possibilità intermedie anche se meno si riesce a fermare il contagio e più si avvicina a questo tipo di scelta. Il lockdown è una cosa drammatica ma allo stesso tempo molto semplice, quando non puoi fare altro allora chiudi tutto” […] “L’estate, con tutte le sue caratteristiche, con gran parte della popolazione che ha pensato di poter fare a meno di preoccuparsi, ci ha dato quello che ci ha dato”. 

Nell’emergenza coronavirus “mi sarei augurato più concretezza e meno litigiosità – conclude Galli – Mi aspettavo più decisioni a livello nazionale, in maniera coerente e in aiuto di tutti”.

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