“Tra quindici giorni come Francia e Spagna, vedremo i morti”: parola di Galli

Il virologo, ormai celebre per i suoi interventi in tv, racconta la situazione del suo ospedale e prevede uno scenario catastrofico per le prossime settimane.

massimo galli

In una recente intervista il virologo dell‘Ospedale Sacco di Milano, discute dell’attuale situazione nel nostro paese, considerando la forte presenza del virus in quasi tutte le regioni di Italia. Il quadro che emerge della sue riflessioni è per la verità molto tragico, niente a che vedere con le sue uscite ad effetto di qualche mese fa. Stavolta si parla di statistiche, non di altro. E’ inutile ad esempio, secondo Galli, leggere i dati giorno per giorno, si deve iniziare a guardare alle previsioni.

Il quadro generale che emerge da questa sua previsione, numeri alla mano, dice che tra quindici giorni la situazione complessiva del nostro paese sarà come quella attuale in Francia e Spagna, dove tra l’altro sono stati già adottati regolamenti fortemente restrittivi. In questa fase, secondo il virologo, non si sta agendo di conseguenza, non si è ancora dato un segnale forte, tale da rendere anche l’idea di ciò che realmente sta accadendo.

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“Tra quindici giorni come Francia e Spagna”: le riflessioni di Galli

L’indicazione di Galli ha radici profonde, il tempo stringe e c’è bisogno di dare un segnale forte, altrimenti si andrà a sbattere. Riflette sul fatto che in molte regioni d’Italia, nel corso della prima ondata non si è di fatto avuta alcuna emergenza, quindi adesso quelle regioni saranno impreparate e forse nemmeno in grado, strutturalmente di contenere e gestire una simile emergenza. La situazione è complessa e va trattata come tale.

A Milano c’è il rischio che la situazione precipiti davvero, lascia intendere, e quindi insiste con la consapevolezza da parte di cittadini ed istituzioni, ed atteggiamenti tali da consentire realmente la difesa dal virus.

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