Coronavirus, vietate le feste in casa: ci controlleranno i vicini? “Dittatura comunista!”

Il ministro Speranza chiede responsabilità agli italiani e vieta le feste in casa, ma i suoi modi non convincono le opposizioni. 

Se non fosse che il problema dei contagi di Covid è maledettamente serio, si potrebbe parlare di commedia dell’assurdo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme con gli esperti vieta gli assembramenti anche in casa: una festa privata tra non conviventi non può superare le sei persone, con mascherina.

Il nuovo Dpcm è chiaro: è vietato l’assembramento all’aperto ma anche al chiuso. Ma se fuori ci sono le forze dell’ordine a controllare il territorio, in casa nostra chi può sapere cosa succede? Forse un investigatore privato? Oppure c’è il perciolo che i poliziotti, già oberati di lavoro, debbano anche venire a bussare alle nostre porte? E poi che si fa se ci sono parenti in casa, li si nasconde sotto il letto?

Ovvio, si ragiona un pò all’eccesso, ma il problema è reale e addirittura il ministro, in collegamento con Fabio Fazio nell’ultima puntata di Che tempo che fa, si è lasciato scappare che sarebbe bene che siano i vicini di casa ad avvertire le forze dell’ordine se sentono ‘rumori di assembramento’ provenire da altre abitazioni. L’opposizione non ci sta e parla di dittatura alla cinese.

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Coronavirus, vietate le feste in casa: “dittatura alla cinese”

Il ministro Roberto Speranza, ha spiegato in modo un pò confuso cosa vorrebbe il governo per impedire le feste private in casa, considerato il focolaio principale del coronavirus.

“Proveremo a incidere su alcuni pezzi della vita delle persone che consideriamo non essenziali. Ci sono cose che sono fondamentali e cose che non sono fondamentali” […] “Quelle fondamentali – ha spiegato Speranza – sono le occasioni di svago, anche private: io ho proposto che vengano vietate tutte le feste, che in questo possono essere evitate”.

Persino Fazio sembrava perplesso, ma Speranza ha assicurato: “Quando c’è una norma, questa va rispettata e gli italiani hanno dimostrato di non aver bisogno di un carabiniere o di un poliziotto a controllarli personalmente. Ma è chiaro che aumenteremo i controlli, ci saranno le segnalazioniLe segnalazioni di chi?

Ieri sera a Quarta Repubblica, Daniele Capezzone ha parlato di “dittatura alla cinese, inaccettabile”. Gli ha fatto eco il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. 

Daniela Santanchè su Twitter, lascia un durissimo commento: “Un ministro che invita a denunciare i propri vicini per ciò che fanno liberamente in casa propria o è ignorante (quindi pericoloso) o tende al regime, ed è pericolosissimo. In ogni caso inaccettabile”.

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