Coronavirus, nuovo Dpcm: non si potrà più ballare, nemmeno a casa propria

Firmato nella notte il nuovo Dpcm voluto dal governo per contrastare l’avanzata del coronavirus in Italia. Tutte le novità.

il premier conte

Il governo dichiara lotta agli assembramenti per evitare un ulteriore aumento di contagi da coronavirus in Italia. Una lotta talmente dura che non andrà solo a colpire il tessuto economico, ma anche il privato dei cittadini. Nella notte è stato firmato il nuovo Dpcm che avrà valore per i prossimi 30 giorni. Il Dpcm va a sostitutire quello che sarebbe scaduto giovedì 15 ottobre. Le novità.

Conte chiede una “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. I ristoranti e i bar dovranno chiudere alle 24, e dalle 21 sarà vietato consumare in piedi. I clienti potranno essere serviti solo se i locali hanno dei tavoli, all’interno o all’esterno.

All’articolo 1 del dpcm si stabilisce che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.

Vengono esclusi dall’obbligo tutti quelli che fanno attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

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Coronavirus, nuovo Dpcm: discoteche chiuse, feste vietate anche in casa

Non si potrà più ballare, nemmeno in casa propria. Non riapriranno le sale da ballo e le discoteche, all’aperto o al chiuso. Via libera invece a fiere e congressi. Tutte le feste sono vietate in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto. Restano consentite le cerimonie civili o religiose come i matrimoni con una partecipazione massima di 30 persone. E’ “comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi” in numero “superiore a 6” nelle abitazioni private.

Sono sospesi  i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio”.

“Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo”. Consentita la “ristorazione con consegna a domicilio” e “d’asporto” ma “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21”, per evitare assembramenti.

Per gli spettacoli resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Strano ma vero,  il pubblico alle competizioni sportive è consentito, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso.

Saranno vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale.

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