Alex Zanardi: clamorosa novità su quello che è successo il giorno dell’incidente

La difesa del camionista coinvolto nell’incidente di Alex Zanardi contesta la consulenza tecnica che apre nuovi scenari.

Mentre c’è ancora silenzio sulle condizioni di salute di Alex Zanardi, ricoverato al San Raffaele di Milano, c’è invece una grossa novità per quanto riguarda le indagini sulla dinamica dell’incidente che ha quasi tolto la vita al pilota di handbike. La procura di Siena aveva disposto una consulenza tecnica all’ingegner Dario Vangi, prendendo spunto dalle immagini di un video girato da un operatore che seguiva la staffetta di cui faceva parte Zanardi.

Il lavoro eseguito dall’esperto con il suo entourage, ricostruisce con un elaborato tecnico, una posizione “anomala” dell’autotreno e il punto di impatto. Ma, secondo l’ingegner Mattia Strangi, consulente di Marco Ciacci, l’autista del camion che è unico indagato, la posizione del camion sarebbe “fisiologica per quel tipo di mezzo e per quella strada e non è quella che ha causato l’incidente. La reazione di Alex Zanardi è stata determinata dalla presenza del camion, non dall’eventuale infrazione commessa dall’autista”.

Una guerra tra ingegneri e prove tecniche, insomma.

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Anche il consulente della procura sembra essere d’accordo con la difesa del camionista, dunque il Tir si trovava in una posizione normale per la sua grandezza e la sua aderenza alla strada. Ma di diverso avviso sono gli avvocati della famiglia Zanardi, secondo i quali proprio perché il camion si sarebbe spostato sulla corsia opposta, avrebbe spaventato Alex Zanardi e lo avrebbe indotto alla brusca sterzata che poi lo ha fatto finire contro l’autoarticolato.

“Dalle immagini – spiega Strangi – si vede l’autotreno che fa una leggera invasione ma non è quello che determinato lo stimolo di Alex Zanardi a girare verso destra”, reazione che avrebbe comportato la perdita del “controllo in curva della sua handbike: il pilota si sarebbe dunque “ribaltato per un sovrasterzo per poi impattare sulla ruota anteriore sinistra del camion”.

Ora sarà la Procura a dire chi ha ragione sulla base di tutti gli accertamenti tecnici: dovrà decidere se archiviare o chiedere il rinvio a giudizio del camionista, ravvisandone o meno
responsabilità nella sua condotta di guida.

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