Don Roberto Malgesini, ucciso da immigrato: gli stava portando la colazione

Don Roberto Malgesini è stato ucciso a coltellate da un immigrato al quale stava portando la colazione. Era il prete degli ‘ultimi’.

Accoltellato con furia dallo stesso uomo a cui stava portando la colazione, come ogni mattina. Era il ‘prete degli ultimi’ Don Roberto Malgesini, ed era consapevole dei rischi che correva dedicandosi ai senzatetto e ai clandestini che vivono a Como. Ma forse non si sarebbe mai aspettato che ad ucciderlo, potesse essere uno di quegli uomini a cui non ha mai negato l’aiuto.

Si dice che l’immigrato 53enne che lo ha accoltellato, soffrisse di problemi psichici. Certo, ad uccidere in modo così violento un prete che ogni giorno ti offre il suo aiuto, non è da menti lucide. Ma gli investigatori non credono solo a questa tesi e stanno scavando nelle vite di tutti per capire cosa potrebbe esserci dietro un omicidio apparentemente inspiegabile.

Don Roberto Malgesini è stato ucciso in mezzo alla strada, come fosse lui l’ultimo e non quelli a cui dava aiuto tutti i giorni. Accoltellato con una furia tale che esclude l’intenzione di fargli solo del male: l’africano voleva ucciderlo, voleva sgozzarlo. L’intera comunità di Como è sgomenta, tutti volevano bene a quel prete magroe fragile, ma tanto forte da essere uno dei pochi supporti ai poveri e ai bisognosi.

Don Roberto Malgesini, ucciso da immigrato: sgozzato con la colazione ancora in mano

Lui che viveva per gli altri, è stato colpito alle spalle: aveva ancora la colazione in mano che stava portando proprio all’uomo che lo ha barbaramente ucciso. Il 53enne clandestino ha colpito Don Roberto con decine di fendenti, quello letale alla gola.

L’assassino, si è costituito pochi minuti dopo alla stazione dei carabinieri. Don Roberto era stato addiritura multato perché nonostante il sindaco lo vietasse, aveva distribuito cibo ai poveri nel periodo del lockdown.

«Era cosciente dei rischi legati alla sua missione umanitaria – ha commentato il responsabile della Caritas della diocesi comasca. Anche i senzatetto lo ricordano in lacrime: «Per me era come un padre – racconta uno di loro – quando sono arrivato dalla Romania, solo, senza casa e lavoro, è stato lui il primo ad aiutarmi».

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha manifestato vicinanza «alla comunità di Como, che piange la morte di don Roberto Malgesini, aggredito da un senzatetto a cui il sacerdote aveva portato conforto». 
Durissimo il commento del leader della Lega Matteo Salvini: «I senzatetto, invece di ringraziare Dio e gli italiani per le possibilità che gli danno, li ringraziano a coltellate».

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