Bambino chiuso in camera per anni tra feci e rifiuti: pesava 18 chili, a 12 anni

Alla fine lo hanno fatto morire. Era segregato nella stessa casa dove abitavano genitori e fratelli, a 12 anni l’orribile fine.

Una fine orribile, una vita orribile. E senza un perché. Viveva in una casa con genitori e fratelli, ma solo lui era l’indesiderato: chiuso a chiave in una camera oscurata, buia, per anni, con pochissimo cibo e tante botte dal padre. La scena che si sono trovati di fronte i poliziotti quando hanno individuato la casa degli orrori, è di quelle che si possono vedere solo nei film: e forse nemmeno in quelli si arriva a tanto.

La stanza dove ‘viveva’ il bambino era piena di rifiuti umani, sporca di feci ovunque, maleodorante: nessun libro, nessun giocattolo, nulla che ricordasse la vita normale. Il bambino ha resistito per anni, poi è morto per gli stenti ma anche per un trauma cranico alla testa: sarà caduto o sarà stato picchiato da quell’orco grande e grosso che ora è stato arrestato insieme con la moglie compiacente di tanta vergogna.

Bambino chiuso in camera per anni tra feci e rifiuti: nessuno sapeva esistesse, neppure i fratelli

L’unico mobile nella stanza degli orrori era un letto, ormai sporco all’inverosimile dei rifiuti organici del bambino. Nessuno, al di fuori dei genitori, sapeva esistesse: non ha mai ricevuto cure mediche, mai iscritto a scuola, mai visto nemmeno per un minuto fuori dalla casa. Persino i fratelli che vivenao tranquillamente fuori da quella stanza, non sapevano di avere un fratello.

Si chiamava Maxwell Schollenberger, aveva 12 anni, è morto che pesava 18 chili. E’ morto senza avere mai vissuto. E’ successo in Pennsylvania, negli Stati Uniti. I mostri che lo hanno ucciso si chiamano Scott Schollenberger Jr. – il padre – e la fidanzata Kimberly Maurer. I due sono stati arrestati poco più di tre mesi dopo il macabro ritrovamento del figlio di lui. Il bambino era completamente nudo, sporco e denutrito. Non ce l’ha fatta.

La donna ha detto agli investigatori che era la badante del bambino perché il padre non riusciva a gestirlo. I due hanno altri bambini insieme “che sembravano sani, ben adattati e curati”, hanno detto gli investigatori.

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