“Da mesi gli italiani non ricevono un euro” Lo diceva la deputata leghista col bonus in tasca

Elena Murelli è stata espulsa dalla Lega, trattamento diverso per i consiglieri veneti. Andrea Dara: “il bonus lo ha chiesto la mamma”.

Succedeva il 24 maggio, quasi tre mesi fa, a frittata già fatta. Elena Murelli è in collegamento insieme al senatore Manuel Vescovi, da remoto, con l’Accademia federale della Lega, il loro partito.

A un certo punto la deputata del Carroccio, sospesa da Matteo Salvini per aver chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro, difende “ambulanti, commercianti e artigiani” che “da mesi non ricevono un euro, come fanno a campare? Il governo non sta facendo nulla“.

Parole dette con il bonus già in tasca. Alla fine dell’intervento, Murelli attaccava ancora l’esecutivo: Noi siamo cittadini italiani, un lavoro lo abbiamo avuto a differenza di molti che stanno al governo che non sanno nemmeno cosa significhi lavorare“.

La 45enne Elena Murelli di Podenzano, nel piacentino, è stata docente a contratto all’università Cattolica ed è leghista dal 2001. Nel 2009 esordisce nel consiglio comunale del suo paese, di cui è tuttora consigliera, prima di approdare a Montecitorio nel 2018.

Sul sito della Camera si definisce «consulente in finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione». Reddito dichiarato: 106.309 euro. Aveva detto alla camera: «Siccome stiamo uscendo dalla situazione di emergenza e non sapete come mantenere la poltrona, allora importate il Covid» con l’immigrazione.

Furbetti col bonus: trattamento diverso per i leghisti? Dara: “il bonus l’ha fatto mamma”

I parlamentari che hanno preso il bonus Covid sono stati sospesi, i consiglieri regionali non saranno ricandidati. Matteo Salvini, ieri mattina, lo aveva anticipato ad Agorà Estate e in serata è arrivato l’annuncio del capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari.

I deputati Elena Murelli e Andrea Dara sono sospesi dal partito. Luca Zaia si era riservato di ascoltare i suoi tre consiglieri regionali che hanno chiesto il bonus. In serata, il messaggio è trapelato dallo staff del governatore: Montagnoli e Barbisan sono fuori.

Un solo, lieve dubbio riguarda il vice di Zaia, Gianluca Forcolin, che pare abbia cercato di fermare l’iter della domanda. Ma è molto difficile anche per lui.

Andrea Dara, il secondo deputato espulso: pare che nessuno lo descriva come «bravissima persona», nessuno che si è stupito troppo quando i nomi hanno cominciato a circolare.

41 anni, imprenditore tessile di Castel Goffredo nel mantovano, ha una fabbrica che produce calze a Castiglione delle Stiviere, la Manifattura Mara, e un percorso tipico nella Lega: consigliere comunale a Castiglione, provinciale a Mantova, poi vicesindaco. Fino all’elezione alla Camera nel 2018.

L’anno scorso ha denunciato redditi per 109.324 euro. Al partito, avrebbe spiegato che la richiesta di bonus sarebbe stata fatta dalla madre, che con lui gestisce l’azienda di cui è titolare al 60%: «Comprendo la scelta del partito, mi assumo la responsabilità di quanto accaduto, anche se non sono stato direttamente io».

Le ultime parole famose di Elena Murelli

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