Carabiniere picchiato a Castellammare, i fermati: “Ci scusiamo”

Carabiniere in borghese violentemente pestato nella provincia di Napoli, ora i fermati credono bastino delle scuse ed un risarcimento

Carabiniere picchiato a Castellammare, i fermati: "Ci scusiamo"
Le immagini delle telecamere (Fonte: web)

Erano tre i ragazzi che nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto, picchiarono violentemente un carabiniere in borghese. Hanno confessato di essere stati loro ed ora si scusano.

L’avvenimento avvenne a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Adesso, i tre fermati vogliono chiedere scusa al militare ed hanno intenzione di pagare i danni sia a lui che alla città per averle rovinato l’immagine.

Intervenne in una rissa: volarono calci e pugni

Fonte foto: (Getty Images)

Nella notte tra venerdì e sabato scorso, a Castellammare di Stabia, cittadina marittima nella provincia di Napoli, riempirono di botte un carabiniere in borghese. Hanno confessato, i tre ragazzi, che dicono di non aver sentito che l’uomo si sarebbe qualificato come militare, a causa del frastuono della rissa in atto.

Ora, i tre che avrebbero potuto pensarci prima di compiere un gesto del genere, si dicono intenzionati a scrivere una lettere di scuse da indirizzare al carabiniere, Giovanni Ballarò, ed a risarcire sia il militare stesso, che la città di Castellammare per i danni di immagine ad essa inferti.

Nella loro versione, il carabiniere si sarebbe fermato a filmarli e loro, avvistatolo e senza sapere la carica rivestita, lo avrebbero picchiato. In tre, contro uno. Dopo averlo malmenato con calci, pugni e da quanto si evince dalle telecamere, colpendolo anche con un tavolino ed un casco, si sarebbero anche impadroniti del borsello di Ballarò compiendo a tutti gli effetti un furto.

I fatti, ebbero luogo in piazza Principe Umberto, nel centro di Castellammare di Stabia, dove il carabiniere intervenne per sedare una rissa tra giovani e giovanissimi, scattata pochi secondi prima per futili motivi. Al militare trentaseienne, trovato un grave trauma cranico, che però per fortuna, non lo mette oggi in pericolo di vita.

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