Gattuso vola in finale: bacio al cielo e la dedica commovente

Il Napoli passa alla finale di Coppa Italia e il suo allenaotre, Gennaro Gattuso, ha subito pronta la dedica. La commozione nel dopo partita.

Prima la prgehiera e poi la dedica. Per Gennaro Gattuso la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, non significava solo una partita di calcio importante, la prima dopo il lockdown.

Per Ringhio, quella di ieri era molto più di una partita, era tornare in campo dopo la scomparsa della sorella Francesca. E a lei ha dedicato il passaggio in finale dove incontrerà la Juventus.

Scaricata l’adrenalina della battaglia in campo, Gennaro Gattuso, nel post-partita, si è commosso durante l’intervista ai microfoni della Rai, parlando della morte della sorella Francesca.

“La dedico ai miei genitori, a mia sorella. Eravamo molto legati a lei e mi dispiace molto. Ringrazio i ragazzi per la gioia che mi hanno dato oggi”.

“Ringrazio tutti per la vicinanza”

Per Ringhio gli ultimi mesi vissuti in lockdown sono coincisi con un momento personale molto difficile: la perdita della sorella Francesca, morta dieci giorni fa. Evento che ha profondamente segnato l’allenatore.

Si era capito già dagli istanti successivi al minuto di silenzio osservato prima di Napoli-Inter: da quel bacio mandato verso in cielo, un dolce pensiero rivolto alla sorella. E poi il dopo partita.

Voglio ringraziare tutto il mondo del calcio – ha dichiarato Gattuso – le persone che sono state vicine a me e la mia famiglia. È stata dura. 

Poi la cronaca della partita.

“Il primo gol è da polli, non è un errore di Ospina ma di posizione della prima linea. Ma la squadra ha fatto bene, siamo ripartiti da dove avevamo finito 95 giorni fa.

Dopo il gol di Mertens ci siamo liberati un po’. Non era facile, dopo 95 giorni. Ma rispetto per le migliaia di persone che ci hanno lasciato, è stata una roba devastante”.

E ora, il 17 giugno, tocca alla Juventus, in finale.

“Affrontiamo una squadra abituata a vincere, composta da grandissimi campioni, con una certa mentalità. Ma possiamo giocarcela. Servirà una grande partita per vincere”.

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