Il professor De Donno, l’uomo della cura al plasma, vince uno dei premi più prestigiosi per chi opera nel campo sanitario. Chi lo ha attaccato, oggi tace.
E’ bene sottolinearlo all’infinito: “sostegno disinteressato al prossimo in difficoltà”. E’ bene rimanga impresso nella memoria di tutti, perchè qualcuno sta già cercando di rendere business la cura al plasma voluta a tutti i costi da De Donno, ma gratis.
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Chissà cosa ne penserà Roberto Burioni, acerrimo nemico di De Donno: il suo collega ha vinto uno dei premi più prestigiosi ed ambiti per chi opera in campo sanitario, e non solo, con una particolarità: viene assegnato solo a chi, a fianco dei meriti professionali, si è distinto per “il sostegno disinteressato al prossimo in difficoltà”.
Ecco perchè il premio di De Donno vale doppio: il premio “Prof. Giuseppe Moscati”, quest’anno sarà assegnato al primario della Struttura di Pneumologia dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova.
Il premio intitolato a Giuseppe Moscati, chi era
Un premio dedicato alle persone che “sanno andare oltre” come lo fu il medico Giuseppe Moscati al quale è stato dedicato ed intitolato. Un medico che era stato canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987 per la sua enorme carità umana, che unì scienza e fede.
Nella Napoli di inizio ‘900 i poveri erano i suoi pazienti preferiti: da loro non accettava mai compenso, li curava a sue spese e li aiutava senza farsene accorgere. Sul tavolinetto della sala d’attesa un cestino e accanto una scritta: “chi può dia, chi non può prenda”.
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E, nel suo piccolo ma non troppo, De Donno ha fatto lo stesso. Al medico mantovano è giunta la lettera della presidente del Premio Amelia Ullucci con la quale viene comunicata l’assegnazione del prestigioso riconoscimento, giunto alla XXXIII edizione, che va a “quanti, operatori sanitari o meno, interpretano la vita con umiltà ed utilizzano la loro professione per lenire le altrui sofferenze, sull’esempio di San Giuseppe Moscati , medico e scienziato insigne napoletano.
I complimenti di Matteo Salvini
De Donno ha avuto il merito di cercare e poi trovare una cura accessibile a tutti i malati, senza distinzione di classe o di portafoglio. Ma c’è già chi vuole sfruttare le sue idee per creare un business.
Ma questa è un’altra storia, per ora.
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