Credito d’imposta 80% Fase 2: cos’è, come funziona e a chi spetta

Ci sarà un nuovo credito di imposta per le riapertura in Fase 2, all’80%. Ecco come funzionerà, le misure ed a chi spetterà

Credito d'imposta 80% Fase2: cos'è e come funzionerà
Fonte foto: (Pixabay)

Durante la Fase 2, avverrà la totale riapertura degli esercizi commerciali e con essa arriveranno le necessità di effettuare interventi specifici, per il rispetto delle norme di sicurezza. Nella bozza del Decreto Rilancio, il Governo ha quindi previsto un credito d’imposta dell’80%, per adeguamento degli ambienti di lavoro e riorganizzazione delle attività.

Secondo la bozza del citato Decreto, avrà vita questo speciale credito che non è altro che un bonus, atto ad aiutare ed incentivare gli interventi necessari per il rispetto delle norme anti-contagio, introdotte proprio in Fase 2. Per ora queste le indicazioni che si evincono dalla bozza: “L’adeguamento è riconosciuto in misura pari all’80% delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19″.

Tale credito è utilizzabile in dieci anni esclusivamente in compensazione, ed è anche cedibile a terzi. Ancora una novità quindi, dopo il bonus sanificazione, per incentivare l’uso di mezzi di prevenzione all’interno degli esercizi commerciali.

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A chi spetta il Credito d’imposta dell’80%

Credito d'imposta 80% Fase2: cos'è e come funzionerà
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A chi spetterà il Credito d’imposta 80%: il credito è rivolto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico ed anche ad associazioni, fondazioni ed entri privati, che sono interessati a volgere due tipi di lavori:

Lavori di tipo edilizio, per rifacimento di spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni.

Arredi di sicurezza necessari ad investimenti di carattere innovativo, come sviluppo o acquisto di tecnologie per lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle apparecchiature, per il controllo della temperatura dei dipendenti.

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Anche altri bonus di prevenzione, sono al vaglio per la nascita del Decreto Rilancio, in favore di esercenti di attività di impresa, arte o professione.

Previsto uno sconto sugli affitti del 60% sul canone di locazione nel periodo di imposta precedente a quello in corso;

contributi a fondo perduto per un fatturato non superiore a 5 milioni di euro, a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020, siano inferiori ai due terzi dell’ammontare di fatturato e corrispettivi di aprile 2019;

rafforzamento patrimoniale delle medie imprese, con fatturato compreso tra 5 e 50 milioni, che abbiano subito una riduzione del fatturato di almeno il 33% tra marzo e aprile 2020;

ed infine, una riduzione delle bollette elettriche, tramite azzeramento delle quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete ed agli oneri generali, per i clienti non domestici con alimentazione in bassa tensione. Possibile anche la ridefinizione delle tariffe di rete e degli oneri generali, per clienti non domestici alimentati a bassa tensione, con potenza a disposizione di almeno 3,3 kW.

 

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