Voucher lavoro accessorio 2020: cos’è e come funziona

Che cos’è il voucher per il lavoro accessorio 2020 e come funziona, secondo le direttive di una delle ultime note redatte dall’Inps

Voucher lavoro accessorio 2020: cos'è e come funziona
Fonte foto: (Pixabay)

Tramite una nuova comunicazione, l’Inps stabilisce ulteriori regole per il voucher lavoro accessorio al fine di ridurre l’uso e abuso di quest’ultimo alle imprese. Rinnovata la tracciabilità delle prestazioni occasionali sia per chi commissiona che per chi svolge il lavoro. Per i prestatori infatti ci sarà l’obbligo di registrazione al sito Inps. Per i committenti invece, obbligo di comunicazione in via preventiva all’Inps, dell’utilizzo del voucher.

I nuovi voucher saranno destinati a due tipi di pubblico in due diverse modalità: il libretto famiglia voucher Inps, ovvero, una specie di carta elettronica con la quale si acquistano e accreditano voucher elettronici, ed il PrestO voucher lavoro occasionale, destinato invece alle imprese e con scopo di pagare il lavoro occasionale previa comunicazione all’Inps.

Lavoro accessorio Inps: la nuova comunicazione preventiv Inps, non è altro che una forma di sicurezza che committenti, imprese e professionisti sono obbligati a rispettare. Con questa nuova normativa, il pagamento del compenso che spetta al prestatore è effettuato direttamente dall’Inps entro il 15 del mese successivo. Il voucher PrestO quindi, viene utilizzato con obbligo di trasmettere almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, la comunicazione preventiva all’Inps.

Le sanzioni per chi non rispettasse gli obblighi sono: per i datori di lavoro, è prevista una sanzione da 500 a 2.500 euro a seconda del caso; in caso di superamento dei limiti di durata o retribuzione, si ha l’obbligo per l’utilizzatore di assumere il prestatore con un contratto a tempo indeterminato.

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Voucher lavoro Inps, dati obbligatori da presentare

Voucher lavoro accessorio 2020: cos'è e come funziona
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Ed allora cosa non deve mancare alla comunicazione preventiva per essere valida ai fini della sicurezza Inps ? Quattro, i dati da ritenersi obbligatori, tra quelli da fornire:

Dati anagrafici e identificativi del lavoratore occasionale; Luogo di svolgimento della prestazione occasionale e oggetto della prestazione; Data e ora di inizio e termine della prestazione occasionale; Compenso pattuito per il lavoro occasionale svolto.

In passato invece, la comunicazione all’Inps veniva fornita includendo soltanto i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, luogo, giorno ed ora di inizio e fine della prestazione.

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Altra novità è l’introduzione dell’avviso al prestatore, tramite sms o posta elettronica, ogni qual volta, gli verrà inoltrata una nuova comunicazione Inps dal proprio datore di lavoro.

Nel caso in cui non venisse svolta la prestazione occasionale, il committente sarebbe tenuto a comunicare all’Inps, la revoca della dichiarazione trasmessa. In mancanza di tale revoca, l’Inps provvederà al pagamento della prestazione ed all’accredito dei relativi contributi. I prestatori avranno tra l’altro a disposizione sulla piattaforma, la possibilità di avere una verifica in tempo reale, un eventuale superamento dei limiti di importo o durata complessiva della prestazione.

C’è altro da sapere, e cioè: chi paga la prestazione occasionale: il prestatore, direttamente dall’Inps; quando avviene il pagamento: entro i primi 15 giorni del mese successivo; come vengono pagati i voucher PrestO: con accredito su conto corrente bancario oppure tramite bonifico bancario.

Limiti di reddito contratto prestazione occasionale:

5.000 euro l’anno per il datore di lavoro; 5.000 euro l’anno per il prestatore; 2.500 euro da singolo committente.

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