Conte annuncia: riapertura in alcune regioni se calano i contagi

Il Premier apre ad una visione positivistica, affermando che alcune regioni, potrebbero veder accelerare la loro riapertura, ma solo in un caso

Conte annuncia: riapertura in alcune regioni se calano i contagi
Giuseppe Conte (Fonte foto: Getty Images)

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lascia intravedere uno spiraglio di ottimismo e speranza grazie alle sue parole di speranza. Una promessa, quella fatta agli italiani, che però, dovranno mettere il Governo in condizione di poterla mantenere.

Si parla di riaperture ancor più concrete di quelle dalla Fase 2, ufficialmente in atto dal 4 maggio 2020. Ma solo nelle regioni che riusciranno a portare un numero di contagiati molto più in basso di quello attuale. Non si parla di una riapertura totale, sia chiaro, ma di quella di alcune attività commerciali.

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Conte: in alcune regioni si potrà riaprire prima se calano i contagi

Conte annuncia: riapertura in alcune regioni se calano i contagi
Giuseppe Conte (Fonte foto: Getty Images)

Si potrebbe riaprire in anticipo. Il messaggio del Premier, Giuseppe Conte è positivo e mette ancora una volta alla prova gli italiani. Si parla di riaperture anticipate di alcuni tipi di attività commerciali, per la quale ripresa era prevista tra fine maggio ed inizio giugno. Conte invece ribadisce la volontà di far riprendere la vita quanto prima, ma solo in alcune regioni che avranno visto rallentare la curva dei contagi.

“Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”. Ha risposto così il Premier, ad una domanda postagli su Facebook da un barbiere.

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Proprio quella dei barbieri è una categoria che sta cercando in tutti i modi, di far tornare sui propri passi il Governo, chiedendo di non restare chiusi, per almeno un altro mese. A Napoli ieri, da parte di alcuni rappresentanti del settore, hanno inscenato una singolare protesta.

A proposito invece dei ritardi dei finanziamenti pensati dal Governo per aiutare i cittadini, il Premier si è così espresso: “Ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del Governo“.

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