Prestiti, si fermano le rate per chi è in difficoltà: in cosa consiste la moratoria

Proposta di moratoria di sei mesi, per prestiti e finanziamenti superiori a mille euro. Questa, la proposta della Assofin, per chi è in difficoltà

Prestiti, si fermano le rate per chi è in difficoltà: in cosa consiste la moratoria
Fonte foto: (Getty Images)

Novità per le famiglie che si trovano in una situazione di disagio durante il periodo legato alle avversità per Coronavirus, anche economiche. Sono infatti in tanti in questo momento a non poter lavorare, e per loro è stata ideata una speciale moratoria di sei mesi, per prestiti e finanziamenti, purché superiori ai mille euro.

Potrà smettere di pagare le rate del suo finanziamento per sei mesi, chi è in cassa integrazione o chi, da professionista, ha dovuto ridurre il proprio fatturato. Ecco nello specifico chi potrà usufruire della moratoria: Chi ha perso o perderà il lavoro subordinato dal 21 febbraio 2020 al 30 giugno 2020; Chi ha perso un lavoro cosiddetto “atipico”; Chi ha subito una diminuzione dell’orario lavorativo di almeno 30 giorni; Lavoratori autonomi e liberi professionisti che nel trimestre successivo a febbraio 2020 hanno registrato una perdita del fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre del 2019; Tutti gli eredi delle persone che facevano parte delle catogorie citate, già decedute e non in possesso di una polizza di protezione.

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Prestiti e finanziamenti: sei mesi di moratoria per chi è in difficoltà

Prestiti, si fermano le rate per chi è in difficoltà: in cosa consiste la moratoria
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La moratoria, può assumere due forme diverse a seconda della discrezione della finanziaria e può riguardare il pagamento dell’intera rata mensile del finanziamento per una durata fino a 6 mesi oppure solo il pagamento della quota capitale, ma sempre per sei mesi.

Per quanto riguarda gli interessi, dovranno essere rimborsati successivamente al periodo della sospensione, e lo si potrà fare in tre diversi modi. In un’unica soluzione, con il pagamento della prima rata successiva al periodo di sospensione; con l’aggiunta di altre rate a fine piano, con l’importo degli interessi maturati; oppure a partire dal pagamento della prima rata in scadenza, suddivisi in quote di pari importo e in numero uguale alle rate residue del finanziamento. All’importo della rata prevista quindi, sarà ogni volta aggiunta la quota di interesse.

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La sospensione delle rate ad ogni modo, non è da considerarsi automatica per tutti coloro che fanno parte delle categorie di lavoratori già citate. Infatti, avviene solo tramite richiesta dei possibili beneficiari e concessa eventualmente dagli intermediari. La sospensione stessa poi, non deve durare necessariamente sei mesi, ma tramite accordi, si può raggiungere un accordo per una durata inferiore.

La determinazione della modalità di sospensione è di competenza del creditore a seconda delle peculiarità operative. La sospensione comporta in automatico un prolungamento del periodo di ammortamento che corrisponderà alla sospensione concordata.

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