Mara Venier, duro attacco del mondo web: “Anziché farci tirar su…”

La storica conduttrice della Rai Mara Venier criticata da un follower, che ha scritto alla rubrica di Alessandro Cecchi Paone su Nuovo Tv

Mara Venier
Mara Venier (Fonte Instagram – mara_venier)

In un periodo in cui bisognerebbe essere leggermente più magnanimi, il mondo del web rivela ancora una volta la sua faccia più diabolica. A finire al centro delle polemiche è Mara Venier, che nonostante tutto sta portando avanti le sue trasmissioni, anche per tener compagnia agli italiani.

Al pari dei “comuni mortali”, anche la conduttrice veneta sta lasciando trasparire le sue emozioni più profonde. In alcune circostanze infatti si è lasciato andare a qualche (lecito) pianto emotivo in diretta.

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Mara Venier, che bordate da parte degli utenti

Mara Venier
Mara Venier (Fonte Instagram – mara_venier)

Un aspetto che non è stato ben digerito da alcune persone. In particolar modo, un certo Alfredo da Torino (così come si è firmato), ha scritto alla rubrica di Alessandro Cecchi Paone su Nuovo Tv, accusando la Venier di contribuire ancor di più allo sconforto delle persone con i suoi atteggiamenti. L’accusa più specifica, è riferita alla messa in onda di immagini struggenti e dai pianti con cui la conduttrice li commenta.

Si tratta solo di una voce di quello che è un po’ il pensiero comune. Visto il clima di incertezza ed inquietudine che ormai regna, la gente si aspetterebbe qualcosa di più allegro da parte di varierà e programmi di intrattenimento. Per le notizie catastrofiche, bollettini Covid-19 e tutte le informazioni affini, ci sono già costantemente telegiornali e trasmissioni di approfondimento.

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Dunque al pari di un’altra grande della televisione nazionale, ovvero Barbara D’Urso, anche la Venier deve fare i conti con il giudizio del popolo. La conduttrice partenopea però è finita sotto l’occhio del ciclone, per il suo modus operandi, a detta di molti sbagliato in una fase così delicata per il Bel Paese. Per questo è partita una petizione per cancellare definitivamente i suoi programmi. Due casi profondamente diversi, ma il monito è chiaro: serve più positività, anche se può sembrare difficile proporla.

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