Al Bano, Coronavirus: “Si tratta di una terza guerra mondiale”

A Mattino Cinque, Al Bano usa parole forti parlando del difficile periodo storico che stiamo vivendo

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Al Bano Carrisi  (fonte foto: MediasetPlay)

Interpellato nella trasmissione di Canale 5, Mattino Cinque, il cantante Al Bano si è mostrato per la prima volta preoccupato dalla diffusione del virus.

“Penso che tutti stiamo prendendo coscienza che qui si tratta di una terza guerra mondiale – esordisce così il cantautore pugliese –  questo nemico attacca chiunque di qualsiasi religione o colore. E dobbiamo prendere coscienza che purtroppo siamo inermi di fronte a questo maledetto virus che non perdona nessuno. Di fronte a questa situazione bisogna correre ai ripari”.

Al Bano ribadisce il concetto in modo tale che tutti siano consapevoli che non è più il momento di prendere sotto gamba il Coronavirus. “Leggendo tutto quello che sta succedendo nel mondo non si può restare indifferenti ad una terza guerra mondiale. Questo maledetto virus non perdona nessuno. È lì pronto ad attaccarti, invisibile, e ti ritrovi impestato senza che te ne sia reso conto prima”.

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Al Bano Carrisi, il famoso cantautore, per la prima volta ha paura. Ha posticipato gli impegni e si trova in campagna. Invita tutti a restare in casa

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Al Bano (fonte foto: instagram, https://www.instagram.com/albano_carrisi/?hl=it)

In questo difficile momento molti personaggi dello spettacolo hanno fatto appello ai cittadini per restare a casa. Non è da meno Al Bano, il quale, ai microfoni di Mattino Cinque ha detto: “Io mi trovo al sud, sono arrivato da Roma sabato. Si tratta di un momento drammatico. Non si sa quali saranno le conseguenze. Per la prima volta nella mia vita ho un po’ di paura. Non tanto per me, quanto per i miei figli per tutto ciò che mi circonda, per l’Italia intera”.

Il cantante pugliese ovviamente ha annullato i tour fuori dall’Italia e riflette sul concetto di casa. “Io ho annullato gli impegni lavorativi in Russia, in Germania, in Svizzera e in Bulgaria. In questo momento sono costretto a stare a casa. Come ognuno di noi dovrebbe stare a casa. Scoprire la gioia di una casa. Adesso abbiamo modo di fare una revisione di ciò che significa casa. Per mia fortuna mi trovo in aperta campagna. oltre alla casa, ci sono boschi e vigneti. Divento contadino“. Ha trovato la sua dimensione, dunque, nell’ambiente bucolico.

Al Bano ha concluso appellandosi alla pazienza e ha voluto omaggiare gli operatori sanitari impegnati a 360 gradi in questo periodo. “Ci vuole pazienza e l’abnegazione di tutti i medici e infermieri ai quali va il mio applauso perché stanno rischiando la propria vita”.

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