Ancora casi di Coronavirus in Italia, a Bergamo una bimba appena nata è in rianimazione: gli ospedali sono in seria difficoltà
Il Nuovo Coronavirus sta spaventando davvero tutti e i medici, a causa dell’emergenza, sono messi a dura prova: a Bergamo anche una bambina appena nata è finita in terapia intensiva.
Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst di Bergamo, ha spiegato che il personale sanitario e non solo sta facendo davvero di tutto, infine ha ringraziato tutti per l’aiuto e il supporto dato in questi giorni di crisi.
In molti, secondo i dati delle ultime ore, sono guariti ma ancora altri restano positivi al test, in quarantena nella proprie abitazioni oppure in ospedale. Tra i tanti casi che ha fatto parlare i giornali di cronaca, vi è quello di una neonata positiva al test e ricoverata in rianimazione presso l’ospedale di Bergamo.
Al momento, purtroppo, soltanto quattro persone sono state dimesse dall’ospedale Papa Giovanni XXIII. In seguito è stato spiegato che, al momento, vi sono 26 contagi al San Giovanni Bosco e 126 al Papa Giovanni.
Ovviamente, i guariti continueranno ad esserci, ma l’ospedale in questione ha 25 posti letto e 12 di terapia sub intensiva. La bimba appena nata, invece, si trova in rianimazione ma non è intubata e i medici di turno controllano costantemente la sua situazione di salute.
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Coronavirus, a Bergamo una neonata in rianimazione: la prognosi è riservata
Il Nuovo Coronavirus continua a spaventare l’Italia, in alcune zone del Bel Paese i casi di contagio continuano a crescere e da qualche giorno anche il Sud, inizialmente senza nessun positivo, è stato colpito dalla malattia.
La situazione più preoccupante resta comunque il Nord, infatti, la sola Lombardia conta un numero di contagi davvero alto rispetto al resto d’Italia. Tanti sono i casi positivi che preoccupano i medici, ma uno in particolare ha fatto discutere la cronaca.
Il caso è quello di una bimba neonata risultata positiva al test del Coronavirus, che al momento si trova in rianimazione, non intubata ma la sua prognosi resta riservata.
Secondo quanto si può apprendere da diverse dichiarazioni, i pazienti ricoverati sono di età compresa tra i 50 e i 75 anni, ma vi sono anche due ragazzi di 35 anni e un anziano di 81 in terapia intensiva.
Inoltre, per far fronte all’emergenza, sono state liberata alcune zone in particolare quelle di chirurgia e terapia intensiva.
