Sigaretta elettronica, il tabacco riscaldato riduce i danni?

Iqos e sigaretta elettronica, il tabacco riscaldato riduce i danni rispetto a quelli provocati dalle sigarette tradizionali? Gli oncologi si esprimono in merito

Sigaretta elettronica, il tabacco riscaldato riduce i danni?
Donna che fuma (fonte foto: Pixabay)

Quando si parla di fumo, il messaggio prioritario è sempre quello di non fumare, smettere o mai cominciare: ma se proprio non si riesce a farne a meno, cosa si può fare per provare a ridurre i danni? In tal senso, arrivano le parole degli oncologi su tabacco riscaldato, sigaretta elettronica e Iqos.

Un miliardo di esseri umani circa, sul pianeta Terra, fuma. A volte, nonostante si provi o proprio non si voglia smettere, chi fuma da tanti anni non riesce a farne a meno. A questo punto, la domanda su come limitare i danni sorge spontanea. È opportuno scegliere il male minore, come le sigarette elettroniche, fabbricate delle medesime aziende del tabacco?

Stando a quanto suggerito dagli oncologi nella Prima Conferenza Internazionale sulla riduzione del danno nelle malattie non trasmissibili, la risposta è affermativa. E un cambio potrebbe arrivare proprio dalle industrie del settore, che potrebbero sostituire la produzione di sigarette a combustione con quelle a riscaldamento.

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LE PAROLE DEGLI ONCOLOGI SUL TABACCO RISCALDATO E SULLA SIGARETTA ELETTRONICA

Sigaretta elettronica, il tabacco riscaldato riduce i danni?
Tabacco (fonte foto: Pixabay)

Sono in molti ad interrogarsi sui minor danni provocati dalla sigarette elettronica, Iqos e tabacco riscaldato.

David Khayat, a margine della Conferenza Internazionale sulla riduzione del danno nelle malattie non trasmissibili, spiega anzitutto che sebbene il sogno sia che in tanti smettano di fumare, oggi le alternative che creano meno danni esistono.

Sullo stesso parere è Umberto Tirelli, Istituto Nazionale Tumori di Aviano, che sottolinea che la dipendenza nasce dalla nicotina, ma il cancro soprattutto dalla combustione. Inoltre, spiega che le sigarette che riscaldano, producendo un quantitativo minore di sostanza cancerogene, provocano minor danno.

Insomma, togliersi il vizio resta la prima e prioritaria soluzione, ma qualora questo risultasse davvero complicato, per Umberto Tirelli l’alternativa in questione sarebbe meno nociva.

Per l’Oms tali prodotti non sono opzioni che recano minor danno, mentre la Food and Drug Administration negli Stati Uniti sostiene che una calo delle sostanze nocive c’è.

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