Meteo: forti gelate in arrivo per fine anno

In arrivo un’inaspettata ondata di gelo dai balcani. Vento e neve anche a basse quote. Ecco le previsioni nel dettaglio con prime anticipazioni per il capodanno

Neve e gelo sulle strade
Neve e gelo sulle strade (Getty Images)

Dopo un autunno incredibilmente mite e un inizio di inverno quasi primaverile, ecco il finale del 2019 che nessuno si aspettava: l’Italia verrà investita da un’ondata di freddo consistente di matrice artica. A farne le spese saranno le regioni del versante adriatico e il Sud Italia, maggiormente esposte alle ingerenze fredde provenienti dai Balcani a causa di una manovra dell’anticiclone delle Azzorre.

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Il ritiro dell’anticiclone in pieno Atlantico, e la successiva rotazione verso l’Islanda e la Penisola scandinava, spingerà le masse d’aria gelide verso le basse latitudini, puntando dapprima i vicini Balcani e successivamente il versante adriatico italiano e il Mezzogiorno, con correnti di tramontana e grecale.

Meteo: forti gelate a partire da domani 28 dicembre

Forti gelate in arrivo
Forti gelate in arrivo (GettyImages)

Tutto questo a partire già dalla tarda serata di venerdì 27 dicembre, con prime avvisaglie del peggioramento che interesseranno il versante tirrenico, con ventilazione di libeccio e nuvolosità variabile su Toscana, Lazio e  Campania, ma senza fenomeni di rilievo. Ma sarà in serata che il peggioramento prenderà davvero corpo, quando le correnti da nord supporteranno le prime piogge su Marche, Abruzzo e Molise. Primi fiocchi su Abruzzo e Molise a quote ancora di montagna, 1.000 metri circa.

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Sabato 28 dicembre, invece, si entrerà nel vivo dell’ondata di gelo con venti molto sostenuti di tramontana su tutta l’Italia. Ma se i venti da nord est risulteranno secchi e avranno il merito di ripulire l’aria nella val Padana e sul versante tirrenico, lo stesso discorso non varrà per il versante adriatico e il Sud Italia, che saranno alle prese con vento, freddo, precipitazioni irregolarmente distribuite e soprattutto con la comparsa di neve lungo tutta la dorsale orientale dell’Appennino a quote che andranno dai 300 metri dell’Abruzzo ai 700 metri della Calabria. In serata, l’ulteriore abbassamento delle temperature porterà i fiocchi a spingersi addirittura fino a sfiorare le coste di Abruzzo e Molise, per poi scendere fino a 300 metri su Basilicata e Puglia.

Giornata festiva di domenica 29 dicembre, ancora venti gelidi di tramontana, con fiocchi  misti a pioggia o neve tonda, probabilmente anche su Bari, ma senza accumulo al suolo. Neve invece su tutto l’Appennino orientale, fin quasi in pianura, ma in modo irregolare, perché tali precipitazioni saranno causate dal fenomeno dell’ASES (ADRIATIC SEA EFFECT SNOW), per cui l’aria fredda, scorrendo sulle tiepide acque adriatiche, si condenserà e darà luogo a formazioni nuvolose irregolari con associate precipitazioni a macchia di leopardo.

Considerando la temperatura più calda del normale della superficie marina, non si esclude qualche manifestazione temporalesca sulle aree adriatiche, specialmente della Puglia.

Da lunedì graduale allontanamento dell’aria fredda verso la Penisola Ellenica, con ultimi strascichi su Puglia e Basilicata, dove indugeranno principalmente nella prima parte della giornata, con alcuni fenomeni nevosi a quote collinari (400/500 metri di quota).

Capodanno dovrebbe essere bello da Nord a Sud, con freddo abbastanza consistente solo nelle ore notturne e del primo mattino, dove specie al Nord, sulle zone interne e nelle aree innevate dell’Appennino centro meridionale si avranno gelate di moderata intensità.

Previsioni a cura del Prof. Alessandro Di Fazio.

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