Terremoto in Albania: estratto vivo un bambino dalle macerie

Terremoto in Albania: c’è ancora speranza dopo il ritrovamento, a molte ore di distanza, di un bambino estratto vivo dalle macerie. Continuano le ricerche

Salvataggio di un bambino
Terremoto in Albania: estrazione di un bambino dalle macerie (Getty Images)

La conta dei morti del terremoto in Albania che ha gravemente colpito la città portuale di Durazzo è stata interrotta dalla notizia del salvataggio di un bambino trovato ancora in vita. Il bambino si trovava intrappolato tra i detriti della palazzina di cinque piani crollata a Durazzo.

Il salvataggio è avvenuto nel buio della notte, quando, con l’aiuto di luci e torce, qualcuno è riuscito ad identificare una sagoma rimasta per metà sommersa dai detriti. Raggiunto il piano, i soccorritori hanno cominciato a scavare a mani nude per evitare ulteriori crolli. Nel video del ritrovamento si percepisce la loro grande sensibilità nel cercare di rassicurare il bambino e di proteggerlo da eventuali danni nella fase di estrazione. Dopo il silenzio, strazianti le urla di dolore del bambino. Una volta tratto in salvo, il respiro di sollievo di tutti: c’è ancora speranza.

Terremoto in Albania: il bilancio del sisma e le parole di Edi Rama

Sfollati in tenda
Alcuni sfollati che hanno trovato ricovero in tende di fortuna (Getty Images)

Ad oggi, il bilancio del sisma di magnitudo 6.4 della scala Richter è salita a 23 e di circa 650 il numero dei feriti, secondo quanto reso noto dal sito dell’emittente locale Tv Klan, che ha precisato che secondo le stime delle autorità ci sarebbero ancora decine di dispersi. Le autorità hanno mobilitato 300 militari e circa 1900 poliziotti. Al momento sono state tratte in salvo una quarantina di persone.

Il primo ministro albanese, Edi Rama, ha fatto visita agli sfollati, di cui molti hanno trascorso la notte all’interno di tende di fortuna allestite dentro un campetto di calcio, e ai feriti ricoverati in ospedale. Rama, visibilmente scosso, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, ma si è limitato a confortare le vittime del terremoto. Successivamente, farà sapere tramite un post che il governo è in trattativa con gli alberghi di Durazzo, Kavaja e, se necessario, anche Valona per offrire alloggio agli sfollati. Al contempo il primo ministro invita la popolazione a “mantenere la calma e a sostenere a vicenda”.

Il governo ha dichiarato oggi giornata di lutto nazionale. Le scuole resteranno chiuse e intanto la terra continua a tremare.

 

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