Ad un ristoratore in odore di mafia confiscati beni per 32 milioni: con l’aiuto di un clan mafioso aveva monopolizzato il settore della ristorazione in provincia di Messina
Confiscati beni per un valore complessivo di 32 milioni a un imprenditore del messinese ritenuto contiguo al clan mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto. Il provvedimento di confisca è stato eseguito dalla Dia di Messina. L’imprenditore Pietro Nicola Mazzagatti, detenuto nel carcere di Viterbo in regime di 41 bis, grazie ai legami con il clan, nel tempo era riuscito ad acquisire il monopolio delle attività di ristorazione e catering a Santa Lucia del Mela, in provincia di Messina.
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