Nomine, indagato il Governatore della Puglia Emiliano

 

Michele Emiliano (Getty Images)

Per la nomina dell’ex sindaco di Bisceglie a consigliere di una società pubblica, risulta indagato il Governatore della Puglia Emiliano

Il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano è indagato per abuso d’ufficio, per violazione della legge Severino, per la nomina dell’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina a consigliere della società pubblica InnovaPuglia. Secondo quanto riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, la Procura della Repubblica ha notificato un avviso di proroga indagini. Con Emiliano sarebbero indagati lo stesso Spina e Nicola Lopane, dirigente della Regione. a Spina è contestato anche il falso perché al momento dell’accettazione dell’incarico avrebbe sottoscritto una dichiarazione con la quale attestava di non trovarsi in situazioni di conflitto di interesse mentre al momento della designazione da parte della Giunta regionale era ancora primo cittadino di Bisceglie: ai sensi del decreto legislativo 39/2013, è fatto divieto di assegnare incarichi pubblici a chi nel biennio precedente è stato un componente della Giunta o del Consiglio di comuni con oltre 15 mila abitanti.

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Nomine, indagato il Governatore della Puglia Emiliano. Il nodo del parere dell’Anac

Francesco Spina è stato dichiarato decaduto da sindaco di Bisceglie a fine agosto 2017 e pertanto in base alla Severino non avrebbe potuto ricevere alcuna nomina prima di due anni. Invece il 28 luglio 2017 è stato nominato consigliere di InnovaPuglia, la società pubblica che bandisce gli appalti centralizzati. L’entourage del Governatore per suffragare la liceità di quella nomina si è sempre appellato ad un parere espresso dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che in realtà è soltanto un invito al Parlamento ad espungere dal campo di applicazione della Severino alcuni casi di inconferibilità tra cui la nomina ad incarichi senza poteri di gestione. Un suggerimento, però, mai  recepito dal Parlamento, di qui la richiesta di proroga delle indagini inoltrata dalla Procura della Repubblica di Bari.

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