Riforma del codice della strada, in arrivo le nuove regole: cosa cambia

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Il testo della riforma del codice della strada è in discussione alla Camera

Il testo unico della riforma del Codice della strada è in discussione alla Camera: ecco cosa cambia con le nuove regole

Ci siamo quasi: il Codice della strada potrebbe cambiare definitivamente volto. E’ infatti pronto il testo base della riforma, messo a punto da Movimento 5 stelle e Lega (con all’interno alcune proposte dell’opposizione), con le nuove regole che hanno fatto già discutere. La svolta riguarderebbe in modo particolare l’inasprimento delle sanzioni, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del cellulare al volante e l’uso di sostanze stupefacenti. La Commissione trasporti della Camera, nella riunione del comitato ristretto di oggi, ha verificato che fossero arrivate tutte le proposte emendative: l’approvazione ufficiale della riforma del testo, ora, è prevista per mercoledì 15 maggio, mentre per la presentazione degli emendamenti il termine è stato fissato al 3 giugno.

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Riforma codice della strada: Cosa cambia

Tanti i cambiamenti introdotti dalla riforma del codice della strada. Le nuove regole riguardano la possibilità per gli scooter – sotto i 150 di cilindrata – di accedere ad autostrade e strade, l’introduzione delle ‘strade scolastiche’, sanzioni pesanti per chi usa lo ‘smartphone’ alla guida, la circolazione di skateboard, pattini e monopattini nei percorsi ciclo-pedonali, parcheggi gratis per i disabili e aumento della decurtazione dei punti per chi li occupa irregolarmente (da 2 a 4). No alle bici in contromano, invece, così come svanisce l’obbligo di luci di posizione e anabbaglianti durante le ore diurne. Con le nuove regole viene introdotto inoltre il divieto di uso di “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento della mani dal volante”: per la prima violazione, viene innalzata la sanzione pecuniaria prevista per una somma compresa tra 422 e 1.697 euro, mentre viene introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 7 giorni a due mesi. Nel caso in cui il trasgressore “compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio, viene introdotta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 422 a euro 1697, che si aggiunge alla già prevista sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi”. Viene raddoppiata pure la decurtazione dei punti patente (da 5 a 10 punti).

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