Arrestati sindaco e figlio di un comune del cosentino

(Getty Images)

Il sindaco ed il figlio di un un comune dell’Alto Tirreno cosentino sono stati arrestati per bancarotta fraudolenta e per autoriciclaggio. Il primo cittadino era in carica dal 2018

Manette ai polsi del sindaco di Maierà, piccolo comune dell’Alto Tirreno Cosentino, Giacomo De Marco, espressione di una Lista Civica ed in carica dal 2018, e del figlio Gino. I due sono stati arrestati in quanto accusati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e di autoriciclaggio. Contestualmente, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla medesima Autorità Giudiziaria, avente ad oggetto quote societarie, nonché rapporti finanziari e beni immobili e mobili per un totale di circa 1,5 milioni di euro. Inoltre al vaglio degli inquirenti anche due società, una riconducibile al sindaco e un’altra al figlio, che hanno ottenuto appalti pubblici per alcuni milioni.

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Arrestati sindaco e figlio di un comune del cosentino. Il figlio del sindaco si è aggiudicato numerosi appalti pubblici

Le attività investigative, avviate dal fallimento di una società riconducibile al sindaco, si sono concentrate sull’analisi dei bilanci, della documentazione contabile e bancaria facendo emergere numerose condotte dolosamente distrattive dei beni aziendali finalizzate a danneggiare i creditori, tra cui l’Erario ed una società in house della Regione Calabria. La condotta che maggiormente attesta la gravità dei comportamenti fraudolenti posti in essere, come riporta il portale Stretto web, ha riguardato la sottoscrizione di un contratto di affitto di ramo d’azienda tra la società fallita ed un’altra società amministrata dal figlio del sindaco  il cui esito è stato quello di depauperare la società fallita in danno dei creditori. Il ramo d’azienda, locato per soli € 1.200 all’anno, comprendeva importanti voci del patrimonio sociale, comprese le attestazioni S.O.A., necessarie per partecipare a gare d’appalto, ed ha consentito alla società del figlio del sindaco di aggiudicarsi numerosi appalti pubblici per importi prossimi a vari milioni di euro.

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